Indagine in Svizzera Lacune nel benessere degli animali prima della macellazione

ATS

14.1.2020 - 16:10

Immagine d'illustrazione
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Source: KEYSTONE/TI-PRESS/PABLO GIANINAZZI

Il mancato rispetto del benessere animale in Svizzera è il principale problema nel processo di macellazione. Lo dicono le autorità federali che, per oltre un anno, hanno eseguito un'indagine in tutto il Paese.

L'Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) ha effettuato controlli in 67 macelli di grandi e piccole dimensioni in tutto il Paese.

Pur costituendo il 10% dei mattatoi elvetici, l'analisi non è rappresentativa, sottolinea un rapporto pubblicato oggi dall'Unità federale per la filiera agroalimentare (UFAL), cui l'USAV ha affidato l'indagine.

Infatti in parte sono state scelte apposta aziende a rischio, le cui lacune erano già state notate in precedenti ispezioni cantonali.

Più problemi in quelli piccoli

Se «moltissimi» dei macelli visitati trattano con cura gli animali loro affidati e il sistema del controllo delle carni è «fondamentalmente buono», la «maggior parte» dei mattatoi – soprattutto quelli piccoli – presenta lacune nell'ambito della protezione degli animali durante tre delle sei fasi del processo di macellazione: il ricovero durante la notte, lo stordimento e il dissanguamento.

Durante la notte gli animali frequentemente non hanno accesso all'acqua e quasi sempre sono privati di foraggio e di una lettiera. «Spesso manca il controllo dell'efficacia dell'avvenuto stordimento», scrive l'UFAL.

Questo è generalmente dovuto alla mancanza di sensibilizzazione o di formazione, ai sostenuti ritmi di lavoro e al poco tempo disponibile per l'abbattimento. La potenza della corrente dell'apparecchiatura ad esempio non è sempre sufficiente. Per i bovini il periodo tra stordimento e dissanguamento è troppo lungo.

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