Epidemia L'indossare la mascherina è al centro della prevenzione

ATS

28.8.2020 - 14:30

Sang-Il Kim, responsabile della sezione Trasformazione digitale dell'UFSP durante la conferenza stampa. In tanti considerano la mascherina un punto centrale della campagna di prevenzione dell'UFSP.
Sang-Il Kim, responsabile della sezione Trasformazione digitale dell'UFSP durante la conferenza stampa. In tanti considerano la mascherina un punto centrale della campagna di prevenzione dell'UFSP.
Source: zVg

L'uso delle mascherine è ormai per molti svizzeri uno dei punti più importanti della campagna di prevenzione della Confederazione contro l'epidemia di coronavirus.

A menzionarlo spontaneamente sono quattro partecipanti su cinque a un sondaggio condotto per misurare l'efficacia del lavoro di profilassi dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP).

A marzo, quando le mascherine ancora non facevano parte della strategia anti-Covid di Berna, in pochissimi le citavano in questo contesto. Ora, in particolare da quando sono state imposte sui mezzi pubblici, la quota di popolazione che vi accenna è dell'84%.

I risultati dell'indagine sono stati presentati oggi in conferenza stampa dall'UFSP. La regola comportamentale «preferita» – oltre il 90% vi fa riferimento – è il distanziamento sociale, già attuato massicciamente sin dall'inizio dell'epidemia.

Il lavaggio delle mani considerato importante

Rimane fortemente ancorato nelle abitudini dei cittadini anche il frequente lavaggio delle mani, pur se la percentuale è scesa dal 92% di marzo all'80% attuale. Ma, se da un lato vi è un calo a questa voce, dall'altro appare in crescita il numero di persone che menzionano l'importanza della disinfezione delle mani o delle superfici.

Tornando alle mascherine, il loro utilizzo, pur se non universalmente accettato, è sensibilmente aumentato ovunque da quando è entrato in vigore, quasi due mesi fa, l'obbligo sui trasporti pubblici. Il tasso di chi le indossa almeno in parte nei luoghi affollati è passato dal 16% al 45%, e questo escludendo dalla statistica i mezzi. Gli svizzerotedeschi rimangono comunque i più reticenti a questa misura di protezione.

Meno interesse per le notizie sul COVID-19

A star scemando è invece l'interesse per le notizie legate all'epidemia. A metà marzo, quando la crisi sanitaria era in pieno boom, l'82% dichiarava di essere alla ricerca di informazioni sul virus in televisione. Ora la percentuale è scesa su un più contenuto 60%. La tv pubblica rimane il canale privilegiato dagli svizzeri intenzionati a farsi una cultura sul Covid-19.

Questo sondaggio è il quinto svolto per inquadrare la riuscita del lavoro a livello di prevenzione dell'UFSP. Realizzato tra il 20 e il 29 luglio dall'istituto Demoscope intervistando 1673 persone, ha prodotto risultati analizzati e classificati dal centro di ricerca Sotomo.

Tornare alla home page