Si accende la campagna in vista della votazione sull'iniziativa popolare «Per imprese responsabili – a tutela dell'essere umano e dell'ambiente». Oggi sono scesi in campo i presidenti di quattro organizzazioni economiche, che invitano a bocciarla.
Nel corso di una conferenza stampa online, i responsabili di Economiesuisse, dell'Unione svizzera degli imprenditori, dell'Unione svizzera delle arti e mestieri (Usam) e dell'Unione svizzera dei contadini si sono espressi per la bocciatura dell'iniziativa, definendola «dannosa».
Secondo loro, il testo posto in votazione fa capo a strumenti sbagliati. Il controprogetto porrebbe invece la Svizzera in prima linea nella protezione internazionale dei diritti dell'uomo e dell'ambiente, sostengono.
A fine ottobre, circa 300 rappresentanti di PMI e grandi imprese, riuniti in un comitato, avevano già messo in guardia contro l'iniziativa, in votazione il 29 novembre.
Il testo chiede che le imprese che hanno la loro sede statutaria, l'amministrazione centrale o il centro d'attività principale in Svizzera debbano rispettare, sia nella Confederazione che all'estero, i diritti umani riconosciuti e le norme ambientali internazionali. Le imprese che non li rispettano saranno chiamate a rispondere dei danni causati, compresi quelli delle aziende che controllano economicamente senza parteciparvi sul piano operativo. Il testo è sostenuto da 130 organizzazioni e da diversi partiti politici (PS, Verdi, Verdi liberali, PBD e PEV).