Neuchâtel
Quarantanove stranieri titolari di un permesso C sono stati eletti nei legislativi comunali neocastellani nel corso della legislatura 2012-2016.
Negli esecutivi, invece, ve ne sono stati soltanto quattro, rivela uno studio effettuato da uno studente dell'Università di Neuchâtel.
Le ricerche svolte da Amit Juillard per il suo lavoro di master in migrazione e cittadinanza, presentato in febbraio, mostrano che i titolari di un permesso di soggiorno di tipo C rappresentavano meno del 4% delle persone elette a livello comunale fra il 2012 e il 2016.
Contando le persone elette nel corso della legislatura, i seggi occupati da cittadini stranieri sono stati 49, indica lo studente, citato oggi nei giornali L'Express e L'Impartial. A suo parere si tratta del primo studio del genere effettuato in un cantone.
Negli esecutivi, "i non nazionali occupano soltanto quattro seggi su 187, circa il 2% del totale", precisa l'universitario di 28 anni, dopo aver analizzato i dati relativi a 36 comuni. "Logicamente, sono i comuni che contano la proporzione più elevata di stranieri che annoverano il maggior numero di politici titolari di un permesso C".
Per uno straniero, la probabilità di essere eletto è inferiore a quella di uno svizzero: "le cifre delle elezioni comunali del 2012 mostrano una differenza, anche se l'origine dei candidati non è indicata sulle liste", rileva lo studente. Il 66% dei candidati svizzeri è stato eletto, contro il 45% dei candidati stranieri.
A Neuchâtel, gli stranieri domiciliati nel cantone da almeno cinque anni beneficiano del diritto di voto comunale e cantonale. Nel 2007, la popolazione ha accettato di concedere loro il diritto di eleggibilità sul piano comunale. Quasi il 60% dei votanti aveva invece rifiutato il diritto di eleggibilità sul piano cantonale, un rifiuto confermato nel 2016 nella misura del 54%.
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