Svizzera Una nota drag queen si candida al Nazionale, una prima assoluta a Berna

hm, ats

16.7.2023 - 17:00

Tobias Urech è da tempo attivo per i diritti dei non etero-sessuali.
Tobias Urech è da tempo attivo per i diritti dei non etero-sessuali.
Keystone

Uno dei più conosciuti cross dresser svizzeri si candida al Consiglio nazionale: si tratta di Tobias Urech, che si esibisce come drag queen in spettacoli, vestendosi regolarmente con abiti femminili per interpretare il personaggio immaginario di Mona Gamie.

A tracciare oggi, domenica, un ritratto a tutta pagina del 29enne è la «NZZ am Sonntag», che riferisce del suo interesse per il parlamento federale: farà parte nel Canton Zurigo della lista PS Queer, cioè della corrente queer (non etero) del partito socialista.

«Quale drag queen oggi è impossibile non fare politica», spiega il giovane al domenicale. Urech aggiunge di non essersi mai conformato alla classica immagine maschile, di essere sempre stato più timido e delicato degli altri. A sedici anni ha poi capito che gli piacevano gli uomini.

«Essere diverso mi ha politicizzato»

«Essere diverso mi ha politicizzato», osserva. «Mi sono occupato molto presto dei ruoli di genere e dei diritti delle persone omosessuali». Per dieci anni Urech è stato attivo nella Milchjugend, un'organizzazione giovanile queer.

Oggi lavora tra l'altro come assistente personale della consigliera nazionale PS Min Li Marti. Ora vuole scendere personalmente in campo: se dovesse venire eletto sarebbe probabilmente la prima drag queen in parlamento, sottolinea il settimanale.

La sua datrice di lavoro, Min Li Marti, dice: «Vedrei assolutamente Tobias Urech come politico. Ha un modo di fare vincente, è interessato e sa molte cose». Tuttavia, per avere successo in una carriera politica ci vuole molta pazienza e perseveranza. E bisogna essere pronti a esporsi. «Ma per lui non è un problema!»

L'interessato ha idee chiare sul suo ruolo a Berna. «Poiché oggi non è più socialmente accettabile fare agitazione contro gay e lesbiche, la destra si accanisce contro i trans e le drag queen», afferma. «È contro questo che dobbiamo reagire», conclude.

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