OCSE OCSE, Cormann a Berna per discutere di fiscalità

cp, ats

29.7.2021 - 14:55

Mathias Cormann (sin.) e il presidente della Confederazione, Guy Parmelin.
Mathias Cormann (sin.) e il presidente della Confederazione, Guy Parmelin.
Keystone

Il presidente della Confederazione Guy Parmelin e il consigliere federale Ueli Maurer hanno incontrato oggi l'australiano Mathias Cormann, segretario generale dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE).

Keystone-SDA, cp, ats

Tra i temi affrontati anche il problema dell'imposizione futura delle multinazionali. Su quest'ultimo aspetto hanno in particolare discusso Maurer e Cormann, col ministro delle finanze che ha ribadito le condizioni alle quali la Svizzera ha accettato i princìpi di base dell'Inclusive Framework, ossia che si tenga conto degli interessi dei Paesi piccoli e innovativi.

Inoltre, indica una nota governativa odierna, bisogna assicurarsi che i Paesi membri applichino le regole in modo uniforme e che per l'imposizione minima si trovi il giusto equilibrio tra aliquota d'imposta e base di calcolo.

Ueli Maurer aveva avuto l'occasione di illustrare tali condizioni al recente vertice di Venezia del G20, tenutosi a inizio luglio, dove si è parlato di tassazione globale delle imprese.

La riforma si basa su due pilastri: la tassazione con aliquota minima del 15% e la tassazione dei profitti delle multinazionali nei Paesi in cui operano. Si è convenuto di applicare quest'ultimo punto alle 100 maggiori aziende al mondo. In Svizzera, cinque sarebbero interessate dalla misura. La tassa digitale inizialmente ventilata è stata invece abbandonata.

Ad essere toccate dall'aliquota minima sarebbero le imprese con un fatturato di almeno 750 milioni di euro, ovvero oltre 250 società elvetiche, senza dimenticare quelle straniere con sede nella Confederazione.