Diritti LGBTI Omosessualità, la Svizzera è retrograda

ATS

14.5.2020 - 16:03

La Svizzera può fare di più, dicono gli omosessuali.
La Svizzera può fare di più, dicono gli omosessuali.
Source: KEYSTONE/MARTIAL TREZZINI

Svizzera retrograda in un'ottica omosessuale: la Confederazione è solamente 23esima in Europa nel garantire il rispetto e la parità dei diritti della comunità LGBTI – quella formata da lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e intersessuati.

Questo in una classifica stilata annualmente dall'organizzazione ILGA Europe.

Rispetto al 2019 ha però guadagnato quattro posti nella graduatoria che vede presenti 49 stati, emerge dai dati pubblicati oggi. La repubblica dei 26 cantoni soddisfa solo per il 36% i criteri di rispetto della comunità omosessuale: un valore che la accomuna alle nazioni balcaniche. Pesano in modo negativo le disparità in materia di matrimonio, famiglia e lavoro, nonché il fatto che gli attacchi con motivazioni omofobe siano puniti con severità ritenuta insufficiente.

Primo della classe, nel giudizio stilato sulla base di vari parametri dall'associazione con sede a Bruxelles che promuove gli interessi dei non eterosessuali, è Malta (89%), che si piazza davanti a Belgio e Lussemburgo (entrambi al 73%). Nella cosiddetta Rainbow Map che cristallizza graficamente questi dati seguono Danimarca e Norvegia (entrambi 68%), nonché Spagna (67%).

A titolo di confronto, tre vicini della Svizzera si mostrano più diligenti (Francia 56%, Germania 51% e Austria 50%), mentre gli altri due sono più staccati (Italia 23% e Liechtenstein 18%). La classifica europea è chiusa da Monaco (11%), Russia (10%), Armenia (8%), Turchia (4%) e Azerbaigian (2%).

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