SvizzeraParmelin: «Sì alle restrizioni sul riscaldamento, ma solo se necessarie»
ats
28.8.2022 - 13:36
Guy Parmelin ritiene giustificabile imporre alla popolazione temperature più basse nelle abitazioni, ma «solo in casi di estrema necessità».
ats
28.08.2022, 13:36
28.08.2022, 13:37
SDA
«Al momento, la Svizzera è ancora lontana dal chiudere il rubinetto del gas a tutti», ha dichiarato il Consigliere federale in un'intervista alla «SonntagsZeitung». «L'obiettivo del governo – ha aggiunto – è di prevenire le interruzioni» di corrente.
Per raggiungere questo obiettivo, il Consiglio federale metterà in consultazione la prossima settimana le relative bozze di ordinanza. A seconda della situazione, il governo statale dovrà adattarle. Non è quindi previsto un calendario preciso.
«Nel migliore dei casi, non ci sarà una carenza di energia», ha osservato il capo del Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca (DEFR). In linea di principio, il Paese può prepararsi a una crisi, ma «la crisi non può essere pianificata».
L'appello a risparmiare energia
Parmelin ha quindi nuovamente lanciato un appello alla popolazione a risparmiare energia. «Ogni grado in meno di riscaldamento comporta una riduzione del consumo energetico di almeno il 5%». «In Svizzera ha precisato – il 40% del gas naturale è consumato dalle economie domestiche».
«Questo dato dimostra che una riduzione sostanziale del consumo di gas naturale in Svizzera non può essere ottenuta senza le famiglie». È però altrettanto chiaro che la Svizzera non dovrebbe introdurre restrizioni o divieti senza un valido motivo.
Sul piatto la possibilità del lavoro ridotto
Inoltre, il capo del DEFR si dice possibilista in merito all'introduzione del lavoro ridotto per le aziende che dovessero essere sopraffatte dalla penuria di elettricità.
Economiesuisse l'altro ieri ha chiesto una procedura agevolata per il ricorso alla «disoccupazione parziale» da parte delle aziende, ricorda questa domenica, il domenicale «SonntagsBlick». È prevedibile che alcune aziende debbano sospendere la produzione a causa del rapido aumento dei prezzi dell'energia, sostiene l'organizzazione padronale.
Parmelin dice al domenicale di essere aperto alla richiesta di lavoro ridotto e di aiuti finanziari. «Il lavoro ridotto ha già dimostrato la sua validità in precedenti crisi», afferma, aggiungendo che un gruppo di lavoro della Confederazione sta monitorando costantemente la situazione ed esaminando varie opzioni nel caso in cui fosse necessario intervenire.
Il Consiglio federale discuterà nuovamente la questione nelle prossime riunioni, aggiunge il democentrista vodese.