Politica Patto dell'UE sui migranti, Baume-Schneider: «Ancora nessuna intesa»

daoe, ats

28.9.2023 - 20:51

La consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider. (Foto archvio)
La consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider. (Foto archvio)
Keystone

I negoziati Ue per un nuovo accordo sulla migrazione si sono rivelati più ardui del previsto. Presente alla riunione odierna dei ministri, la consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider ha dichiarato che per trovare un'intesa ci vorrà ancora qualche giorno.

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Al termine dell'incontro dei ministri degli Interni degli stati Ue e Schengen, tenutosi a Bruxelles, la responsabile del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) ha detto che le discussioni per far progredire la riforma del sistema europeo sono state «intense». «Ma ora manca ancora l'ultimo elemento per chiudere questo dossier», ha sottolineato.

La giurassiana ha espresso la preoccupazione della Svizzera per la situazione a Lampedusa, sottolineando che per far fronte all'aumento significativo dei flussi migratori lungo le varie rotte «occorre chiaramente rispettare i diritti fondamentali durante le procedure», siccome la riforma prevede un meccanismo più rapido per valutare l'inammissibilità delle domande d'asilo al fine di evitare la migrazione secondaria nello spazio Schengen.

In caso in cui la domanda venisse respinta, sarà immediatamente avviata una procedura di rimpatrio. La riforma prevede inoltre, in caso di forte aumento del numero di rifugiati e migranti, un ridimensionamento delle procedure, ad esempio abbassando gli standard in termini di alloggi.

Germania soddisfatta, l'Italia deve valutare

In avvio di settimana, la Germania pareva non volesse accettare la riforma visto che alcuni esponenti del governo tedesco temevano che potesse compromettere il diritto d'asilo.

A respingere la proposta ad inizio settimana sono stati comunque diversi membri. Si erano opposti Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca e Austria, mentre ad astenersi assieme alla Germania erano stati i Paesi Bassi, situazione che avrebbe implicato il mancato raggiungimento della necessaria maggioranza.

Oggi però l'inversione di rotta tedesca e dopo alcuni accorgimenti Berlino ha espresso il suo consenso. Sulla proposta di compromesso tedesca, riguardante soprattutto una clausola sull'aiuto umanitario, il ministro dell'Interno italiano ha detto di aver bisogno di altro tempo per valutare la questione, sentendo anche il parere degli altri componenti del governo.

Baume-Schneider non ha voluto commentare la titubanza di Roma. «Ciò che conta è che un compromesso venga accettato da tutti gli Stati membri», ha detto. «Oggi non è più possibile raggiungere un accordo».

Lotta alla migrazione irregolare

Su proposta della Commissione europea, i ministri degli Stati Schengen hanno discusso di come contrastare la migrazione irregolare, sottolineando la necessità di rafforzare la cooperazione con i Paesi d'origine e di transito dei migranti.

La consigliera federale ha menzionato le esperienze positive della Svizzera con i partenariati in materia di migrazione stipulati con otto Paesi. Questi partenariati tengono conto in egual misura degli interessi della Confederazione e dei Paesi partner e fungono da base per un dialogo costante.

I ministri Ue hanno inoltre deciso di prorogare fino a marzo 2025 la protezione temporanea per le persone in fuga dalla guerra in Ucraina. In Svizzera, l'esecutivo deciderà entro la fine dell'anno se prorogare lo statuto S oltre marzo 2024.

Baume-Schneider ha approfittato della riunione di Bruxelles per incontri bilaterali con i ministri dell'Interno della Danimarca, Kaare Dybvad Bek, e del Belgio, Annelies Verlinden.