SvizzeraPreventivi 2024, i Cantoni si aspettano un deficit di un miliardo
ats
8.10.2023 - 11:30
Un disavanzo di circa un miliardo di franchi: è quanto prevedono complessivamente i cantoni svizzeri, sulla base dei preventivi 2024 pubblicati finora (mancano all'appello fra l'altro Ticino e Grigioni).
ats
08.10.2023, 11:30
08.10.2023, 11:33
SDA
Come noto le cifre – si va da un'eccedenza di 273 milioni a Zugo a un deficit di 390 milioni a Zurigo – sono peraltro da prendere con le pinze: ad esempio nel 2022 Ginevra aveva pronosticato un rosso di 93 franchi si è ritrovato con un consuntivo positivo per 727 milioni. E il discorso è analogo per Zurigo, che aveva messo a budget una perdita di circa mezzo miliardo e ha chiuso i conti con un avanzo di quasi il medesimo importo.
I tesorieri devono affrontare un'inflazione piuttosto elevata, che comporta un aumento dei costi e dei sussidi di ogni tipo, in particolare per i premi della cassa malati.
D'altra parte, la situazione economica rimane solida e di conseguenza rimangono all'ordine del giorno anche i tagli delle imposte, per esempio a Zurigo, Berna e Vaud.
Cifre rosse previste da 14 Cantoni
Quattordici cantoni prevedono cifre rosse. I loro responsabili delle finanze hanno preferito rimanere cauti: in particolare la gran parte dei cantoni non conta, o non conta più, sugli utili della Banca nazionale svizzera (BNS). Per circa dieci anni, i cantoni si erano abituati a beneficiare dei buoni risultati della BNS. Questo fino alla perdita di 132 miliardi subita dall'istituto nel 2022, che le ha impedito di versare contributi per il 2023.
Nel complesso le finanze dei cantoni appaiono sane, considerato che l'ultimo esercizio finanziario, il 2022, ha visto un avanzo cumulato di 3,5 miliardi di franchi. Peter Mischler, segretario generale della Conferenza dei direttori cantonali delle finanze (CDF), avverte che i conti 2024 saranno meno buoni, ma rimane ottimista.
«Il gettito fiscale si è sviluppato bene negli ultimi anni», spiega a Keystone-Ats. «Certo, la situazione economica generale è incerta, ma ci aspettiamo un andamento fondamentalmente stabile, piuttosto che un crollo». A suo avviso comunque «una riforma della ripartizione dei compiti tra Confederazione e cantoni sarebbe importante per garantire la stabilità delle finanze pubbliche a medio e lungo termine».