Maltempo Rischio di valanghe in Svizzera: la situazione si è aggravata

Silvana Guanziroli

9.1.2019

Gli esperti prevedono un aumento considerevole del rischio di valanghe nelle Alpi svizzere entro giovedì.
Gli esperti prevedono un aumento considerevole del rischio di valanghe nelle Alpi svizzere entro giovedì.
Keystone

Nevica sulle Alpi svizzere. E non poco. Gli esperti si attendono fino a 80 centimetri di neve fresca entro giovedì 10, il che aumenterà considerevolmente il rischio di valanghe. In Austria, numerosi villaggi sono già isolati.

In Svizzera, è l'Istituto federale per lo studio della neve e delle valanghe (SLF) di Davos ad essere incaricato del monitoraggio della situazione. «La neve fresca aumenta considerevolmente il rischio di valanghe», spiega a «Bluewin» Frank Techel, responsabile delle previsioni su tale fenomeno presso l'SLF. Per questo gli esperti hanno incrementato l'allerta al livello quattro (il secondo più alto), in alcune zone della Svizzera centrale, per la giornata di oggi, mercoledì 9 gennaio. Il che significa che anche una piccola scossa può essere in grado di scatenare una potenziale catastrofe. 

Le Alpi glaronesi e la Prettigovia sono le aree più a rischio.
Le Alpi glaronesi e la Prettigovia sono le aree più a rischio.
Istituto federale per lo studio della neve e delle valanghe (SLF)

Dal momento che le precipitazioni nevose sono particolarmente ingenti su tutto il versante settentrionale delle Alpi, tuttavia, è difficile prevedere in quali luoghi specifici la situazione si sia aggravata maggiormente. Gli specialisti sono al lavoro per analizzare i dati in loro possesso: «Ogni giorno emettiamo un bollettino contenente il rischio previsto per l'indomani. L'ultimo è stato pubblicato ieri alle 17». Il documento è pubblicato sulla homepage del sito dell'SLF.

Le Alpi glaronesi e la Prettigovia sono considerate in ogni caso tra le aree maggiormente a rischio. Enormi quantità di neve sono infatti già cadute di recente. «I pericoli sono molto elevati», conferma Techel.

Se siete in vacanza in montagna in questi giorni, è perciò necessario che rispettiate scrupolosamente le indicazioni dei gestori delle stazioni sciistiche. «Da questo mercoledì è stato rafforzato il dispositivo di vigilanza fuori-pista nei comprensori nei quali è caduta abbondante neve fresca», aggiunge l'esperto.

L'Austria teme un secondo Galtür

In Austria, la situazione è già drammatica. Da quattro giorni circa 550 persone sono bloccate dalla neve a Hohentauern, in Stiria. «La situazione resta tesa. E sono attese altre precipitazioni importanti. Ci prepariamo a rimanere isolati per parecchi giorni», ha confermato il sindaco Heinz Wilding al sito «wetter.at».

Lunedì, il comprensorio sciistico di Hockar, situato a 1 770 metri di altitudine, è stato evacuato. Le autorità hanno sottolineato il timore di un nuovo Galtür: il 23 febbraio del 1999, 31 persone persero la vita a causa di una violenta valanga che devastò numerosi villaggi del Tirolo. 

Protezione contro le valanghe in Svizzera

Nelle Alpi svizzere, il dispositivo di vigilanza sulle valanghe si muove in molteplici direzioni: «Al di là delle previsioni, esistono servizi locali sulle valanghe in numerosi comuni alpini, così come per le strade. Essi valutano il pericolo sul posto e decidono, se necessario, di adottare misure di prevenzione».

«In Svizzera esistono poi delle mappe dei rischi di valanghe sulle quali sono indicate le zone nelle quali è vietato costruire, oppure nelle quali è necessario prevedere misure speciali di protezione degli edifici. Se un'abitazione si trova in una zona a rischio valanghe, nei casi più seri la sola opzione possibile è l'evacuazione».

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