Svizzera Scandalo firme false, la Cancelleria si difende: «Caso da trattare con i guanti»

bt, ats

3.9.2024 - 19:53

La Cancelleria federale è l'organo al quale vengono depositati iniziative e referendum muniti delle necessarie firme.
La Cancelleria federale è l'organo al quale vengono depositati iniziative e referendum muniti delle necessarie firme.
Keystone

Nel mirino della critica per la sua mancata comunicazione riguardo al caso delle potenziali firme false, la Cancelleria federale ha commentato per la prima volta ufficialmente la questione.

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Diversi fattori impongono di trattare con i guanti le situazioni sospette, si è giustificata in una presa di posizione pubblicata nel tardo pomeriggio.

Dopo lo scoop di ieri dei giornali della società editoriale Tamedia sull'avvio di un'inchiesta da parte del Ministero pubblico della Confederazione (MPC) su possibili frodi nelle raccolte firme per iniziative e referendum – il sospetto è che società commerciali che si occupano di svolgere questo compito abbiano falsificato delle sottoscrizioni – diversi parlamentari e addetti ai lavori hanno disapprovato l'operato della Cancelleria federale (CaF).

È infatti emerso come essa fosse a conoscenza da tempo della vicenda, ma non abbia informato attivamente in merito. In molti hanno ritenuto incomprensibile che le irregolarità siano venute a galla solo grazie ai media.

«Il segreto d'ufficio, la presunzione d'innocenza, i procedimenti penali in corso e la tutela della libertà di voto impongono di trattare con discrezione i casi sospetti esistenti», ha replicato oggi la CaF, spiegando perché il pubblico non sia stato ragguagliato finora. La prima preoccupazione è quella di individuare gli eventuali colpevoli, viene aggiunto nella dichiarazione.

La Cancelleria non conosce l'entità delle firme false

Mentre le indagini penali sono in corso, la Cancelleria non può pronunciarsi con certezza sull'entità delle presunte falsificazioni di firme, si legge ancora nella presa di posizione. Tuttavia, ritiene che «non ci siano prove concrete che suggeriscano» che il popolo abbia votato su iniziative o referendum riusciti aggirando la legge.

La CaF afferma che nell'ottobre del 2022 ha presentato una denuncia penale contro ignoti all'MPC per presunte sottoscrizioni contraffatte. Da allora è stata completata più volte.

Attualmente è in fase di preparazione una seconda denuncia, sulla base di vari indizi che lasciano pensare che gli autori siano attivi in vari cantoni. La Cancelleria scrive inoltre di star intervenendo a livello di prevenzione, informazione e istruzione, oltre a svolgere i controlli.

Un «accumulo impressionante» di casi notificato nel 2022

Sempre secondo la CaF, un «accumulo impressionante» di casi è stato notificato nel 2022 e in seguito il numero di segnalazioni è aumentato costantemente. Se all'inizio gli elenchi di firme sospette provenivano soprattutto da comuni romandi, dallo scorso inverno sono cresciuti anche i casi nella Svizzera tedesca.

I servizi guidati da Viktor Rossi dichiarano poi di agire «coerentemente» da diversi anni e che il loro obiettivo principale è il rispetto dei diritti popolari. Per quel che concerne l'eventualità di vietare la raccolta di firme remunerata, avanzata ad esempio dai Verdi, la Cancelleria passa la palla al parlamento, limitandosi a ricordare come Consiglio federale e Camere abbiano respinto in passato a più riprese tale interdizione.