Parlamento Servizi segreti svizzeri sotto accusa

ATS

28.11.2019 - 18:04

Gli 007 elvetici hanno raccolto materiale sulla consigliera nazionale Margrit Kiener-Nellen (PS/BE), un'azione forse illegale.
Gli 007 elvetici hanno raccolto materiale sulla consigliera nazionale Margrit Kiener-Nellen (PS/BE), un'azione forse illegale.
Source: Ti-Press / Archivio

In seno al Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) qualcosa non va. A dirlo è la Delegazione delle Commissioni della gestione della Camere federali, organo che sorveglia le attività degli 007 elvetici.

La delegazione ha chiesto alla ministra della difesa Viola Amherd di adottare provvedimenti. Il problema? Il SIC ha raccolto informazioni riguardanti attività politiche o l'esercizio di diritti fondamentali, come quello di riunione, associazione e libertà d'opinione. Potrebbe trattarsi di una raccolta dati illegale.

In una nota diffusa giovedì, la delegazione precisa di aver esaminato il problema dal punto di vista legale in risposta alle denunce dell'associazione dirittifondamentali.ch che si batte contro lo Stato «ficcanaso» e accusa il SIC di sorvegliare i partiti politici e movimenti sociali.

La delegazione pubblicherà i propri rilievi sul caso a fine gennaio 2020: nel frattempo ha chiesto a Viola Amherd di adottare provvedimenti sulla base delle informazioni fornite dagli stessi servizi riguardanti persone che hanno domandato l'accesso agli archivi del SIC per verificare se vi sono dati che li riguardano.

Cosa prevede la legge

La delegazione si è chiesta come fosse possibile che dati che non ottemperavano alle condizioni legali abbiano potuto essere registrati nel sistema di informazione del SIC.

La Legge in materia (LRens) prevede all'articolo 5 che il SIC non possa acquisire né trattare «informazioni sull'attività politica e sull'esercizio della libertà di opinione, di riunione o di associazione in Svizzera», a meno che sussistano «indizi concreti che tale organizzazione o tale persona esercita i propri diritti per preparare o eseguire attività terroristiche, di spionaggio o di estremismo violento».

Lo scorso maggio, la consigliera federale Viola Amherd e il direttore del Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC), Jean-Philippe Gaudin avevano assicurato che le accuse di sorveglianza illegale da parte dei servizi di informazione mosse da partiti e associazioni di sinistra (Gioventù socialista e i Verdi) sarebbero state analizzate.

Gaudin aveva da parte sua sottolineato che i suoi servizi operano nell'ambito della legge e non spiano partiti e personalità politiche. Le organizzazioni che accusano il SIC parlano di parallelismi con lo scandalo delle schedature che ha scosso la Svizzera alla fine degli anni Ottanta.

«Nella banca dati oltre 70 informazioni che mi riguardano»

Di recente, la consigliera nazionale Margret Kiener Nellen (PS/BE) ha denunciato la presenza nella banca dati del SIC di oltre 70 informazioni che la riguardano. La settimana scorsa, rispondendo a una interpellanza della stessa Kiener Nellen, il Consiglio federale ha sostenuto che non usa «fonti umane» nel caso di incontri e sedute nel Palazzo del Parlamento.

Il SIC, si legge ancora nella risposta dell'esecutivo, non raccoglie articoli pubblicati dai media sui parlamentari né li archivia nei suoi sistemi d'informazione. Tuttavia, per adempiere al suo mandato legale, ha la competenza di raccogliere articoli pubblicati dai media che rientrano nel settore di compiti del SIC (per esempio lotta al terrorismo, all'estremismo violento, n.d.r) ai fini della valutazione globale della situazione.

«Il SIC può archiviare articoli pubblicati dai media»

Se vi è un nesso con uno dei suoi compiti, il SIC può dunque archiviare nei suoi sistemi d'informazione gli articoli pubblicati dai media, «anche quando in essi sono menzionati i nomi di parlamentari». Solo quando tali articoli sono registrati con riferimento a una persona, il SIC ha l'obbligo di procedere ad anonimizzazioni. Nella pratica ciò è tuttavia molto raro.

Oltre a ciò, per quanto attiene alla registrazione di simili dati, «il direttore del SIC ha fatto ridurre da 15 a 2 anni la durata massima prevista a livello di ordinanza per la conservazione di comunicati stampa e analisi della stampa registrati in maniera non strutturata nel Sistema di analisi integrale del SIC (IASA SIC)«.

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