I socialisti dicono sì alla Legge federale concernente la riforma fiscale e il finanziamento dell'AVS (RFFA), approvata ieri nella sessione autunnale dal Parlamento, che in caso di referendum sarà sottoposta a votazione popolare il 19 maggio 2019.
La decisione è stata presa dai delegati del PS riuniti a Olten (SO) dopo due ore e mezzo di discussioni: i voti favorevoli sono stati 148, i contrari 68 e gli astenuti 5.
In apertura dei dibattiti il consigliere federale Alain Berset ha detto che da un punto di vista socialista la proposta sul tappeto non è ideale: ma non vi sono soluzioni migliori praticabili. La politica, ha affermato, funziona solo attraverso compromessi e questo "è un buon compromesso".
Il partito si è presentato all'appuntamento odierno spaccato in due e proprio per questo motivo la discussione è stata regolamentata: sono stati ammessi solo 15 esponenti favorevoli alla riforma e 15 contrari, con tempi di parola limitati.
Attraverso la RFFA vengono introdotti nuovi privilegi fiscali, ha detto la consigliera nazionale Mattea Meyer (ZH) a nome dei contrari, mentre il collega Fabian Molina (ZH) ha invitato a non dimenticare il 60% della popolazione che nel febbraio del 2017 ha bocciato una proposta analoga, ossia la Riforma III dell'imposizione delle imprese (RI imprese III).
L'AVS, ha detto dal campo opposto la consigliera agli Stati Anita Fetz (BS), "è in caduta libera" ed è giunto il momento di garantire a questa assicurazione sociale i necessari finanziamenti. La riforma va in questa direzione. Sulla stessa linea il parlamentare Samuel Bendahan (VD), secondo il quale il PS non può permettere che le imprese approfittino di agevolazioni fiscali, senza che in contropartita vengano garantite nuove risorse all'AVS.
La parola conclusiva è spettata al presidente Christian Levrat, che ha affermato di capire le motivazioni dei contrari e le loro richieste in favore di un sistema fiscale più equo. La RFFA non soddisfa pienamente queste rivendicazioni, ma permette di compiere un grande passo in questa direzione.
La decisione odierna del PS è definitiva: una proposta avanzata dalla sezione neocastellana di consultare la base del partito attraverso una votazione interna, è stata respinta dai delegati a grande maggioranza. Rigettata anche una seconda richiesta, sempre neocastellana, volta a far slittare la decisione al Congresso del partito in programma il primo dicembre.
La RFFA approvata dal parlamento dopo la bocciatura della RI imprese III prevede una compensazione sociale destinata a rendere il progetto più appetibile, in particolare a sinistra. Ogni franco di tassazione perso in seguito alla riforma fiscale a livello di Confederazione, Cantoni e Comuni sarà così "compensato" con un franco di finanziamento all'AVS. Il primo pilastro beneficerà così di 2,1 miliardi di franchi finanziati grazie a un aumento dei prelievi salariali, a un incremento dei contributi della Confederazione e a una diversa ripartizione del gettito proveniente dall'IVA.
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