Votazioni federali Sondaggio Tamedia: l'iniziativa anti-burqa continua a convincere

cz, ats

10.2.2021 - 08:14

Cresce il consenso per l'iniziativa che vuole vietare burqa e niqab.
Cresce il consenso per l'iniziativa che vuole vietare burqa e niqab.
Keystone

L'iniziativa «Sì al divieto di dissimulare il proprio viso» continua a riscuotere ampio consenso: secondo un sondaggio pubblicato oggi dal gruppo Tamedia, il testo sarebbe accettato dal 65% degli elettori il prossimo 7 marzo.

Il sostegno alla legge sull'identificazione elettronica sta diminuendo mentre l'accordo di libero scambio con l'Indonesia continua a dividere.

Già lo scorso 22 gennaio era stato pubblicato un primo sondaggio: da quella data il numero di persone favorevoli all'iniziativa anti-burqa è aumentato di due punti percentuali, mentre la quota di votanti che la respinge è passata dal 35 al 34%.

Il sostegno è quasi assoluto fra le file dell'UDC (95%), ma il «sì» si fa largo anche a sinistra: tra i sostenitori di questi partiti, più di un terzo (38% di elettori del PS e 36% di simpatizzanti dei Verdi) è a favore dell'iniziativa. L'approvazione dell'iniziativa è più bassa nelle città (56%) rispetto alle zone rurali (70%). In Ticino i favorevoli si attestano al 70% (lo scorso 22 gennaio la quota raggiungeva il 71%).

L'E-ID in perdita di velocità

Il secondo sondaggio condotto da Tamedia rivela inoltre che il sostegno alla Legge federale sui servizi di identificazione elettronica (E-ID) ha perso terreno, passando dal 45 al 40%. I contrari sono invece progrediti di ben otto punti percentuali attestandosi al 55%. Tra gli intervistati, il 5% si è detto ancora indeciso.

Il testo è sostenuto dal 57% degli elettori PLR e dal 57% dei sostenitori di Alleanza del Centro. Seguono UDC (36%), PS (32%) e Verdi (26%). Gli uomini – anche se il «sì» non prevale in questa fascia della popolazione – sono più a favore della proposta rispetto alle donne.

Libero scambio: 13% è indeciso

C'è invece maggiore incertezza per quanto riguarda il possibile risultato alle urne sull'Accordo di partenariato economico globale tra gli Stati dell'AELS e l'Indonesia. Tra le persone intervistate, il 13% si è detto indeciso. Al 22 gennaio tale quota si attestava al 20%.

Rispetto al primo sondaggio, gli oppositori hanno guadagnato terreno, progredendo dal 39 al 44%. In aumento però anche il «sì», dal 41 al 43%. Tra gli uomini, il 52% è favorevole, mentre le donne sono più contrarie (solo il 34% di favorevoli, a fronte di un 46% di contrari). Per quanto riguarda i partiti, attualmente solo gli elettori di PLR e Alleanza del Centro sono più inclini ad accettare il testo.

Secondo gli autori del sondaggio il margine di errore è di 1,3 punti percentuali. L'inchiesta è stata condotta il 4-5 febbraio su 14'204 persone provenienti da tutta la Svizzera.

Da un altro sondaggio, realizzato dall'istituto gfs.bern su mandato della SSR e pubblicato lo scorso 29 gennaio, emerge che l'iniziativa anti-burqa otterrebbe il 56% dei consensi, la legge sull'identità elettronica il 52% e l'accordo di partenariato economico globale con l'Indonesia il 51%.

Tornare alla home page