COP 28Gli ambientalisti chiedono che la Svizzera s'impegni di più per la giustizia climatica
vf, ats
22.11.2023 - 10:05
A una settimana dal vertice dell'Onu sul clima (COP 28) a Dubai, l'Alleanza per il clima chiede alla Svizzera maggiore impegno in materia. Domanda, fra l'altro, una soluzione concreta per i fondi di indennizzo previsti per i Paesi più poveri.
vf, ats
22.11.2023, 10:05
22.11.2023, 10:21
SDA
Le più colpite dalle conseguenze negative della crisi climatica sono le popolazioni che vivono in questi Paesi. A milioni di persone mancano i mezzi e le risorse per adattarsi a fenomeni meteorologici estremi sempre più frequenti, ricorda l'alleanza – che raggruppa una ventina di organizzazioni – in un comunicato odierno.
Gli ambientalisti vogliono che la Svizzera approfitti dell'incontro negli Emirati arabi – che si terrà dal 30 novembre al 12 dicembre – per mettere in evidenza le proprie lacune in materia di riduzione delle emissioni di CO2 e aumentare l'impegno per sostenere i Paesi più poveri a partire dal 2025.
«Il contributo della Svizzera ai fondi d'indennizzo deve essere concepito secondo il principio dell'inquinatore-pagatore», sostiene Florian Glaser di StopPauvreté.
Anche le multinazionali con sede in Svizzera e che contribuiscono al cambiamento climatico devono partecipare a tale fondo, secondo l'alleanza. Più in generale, la Svizzera deve lavorare per abbandonare totalmente carbone, petrolio e gas entro il 2050.
Gli ambientalisti si aspettano che il nuovo Parlamento federale, eletto il 22 ottobre, agisca in favore della giustizia climatica. La legge sul CO2 che verrà adottata all'inizio della nuova legislatura va corretta, secondo Patrick Hofstetter del WWF. In particolare va modificato il capitolo in materia di compensazioni autorizzate all'estero.