Giustizia Nuovi treni, accolto parzialmente il ricorso di Inclusion Handicap

mh, ats

25.2.2022 - 09:59

I nuovi convogli
I nuovi convogli
Keystone

Le FFS dovranno assicurarsi che le rampe che collegano al marciapiede le carrozze dei nuovi treni a due piani a lunga percorrenza abbiano una pendenza massima del 15%. Lo ha stabilito il Tribunale federale (TF), dando ragione all'organizzazione Inclusion Handicap.

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Quest'ultima – che riunisce tutte le associazioni svizzere a tutela dei disabili- aveva presentato un ricorso contro il via libera provvisorio a circolare concesso dall'Ufficio federale dei trasporti (UFT), denunciando un mancato rispetto della legge sui disabili.

Nel 2018 il Tribunale amministrativo federale (TAF) lo aveva respinto quasi per intero, stabilendo che la regola della pendenza massima del 15% dovesse essere rispettata solo per un'entrata e un'uscita per treno.

Inclusion Handicap aveva deciso nel 2019 di appellarsi al TF, ricordando che secondo la legge sull'eliminazione di svantaggi nei confronti dei disabili (LDis) «i trasporti pubblici devono essere accessibili senza ostacoli alle persone con disabilità», ciò che allora non era il caso con i nuovi treni forniti da Bombardier e in circolazione sulle tratte Berna-Zurigo e Zurigo-Coira. «A molti passeggeri su sedia a rotelle viene negato l'accesso perché non possono uscire da soli dal treno», precisava l'associazione.

Nella sua sentenza del 22 febbraio scorso, e pubblicata oggi, il TF dà ragione a Inclusion Handicap e incarica pure l'Ufficio federale dei trasporti (UFT) di chiarire se l'entrata e l'uscita possono essere utilizzate in modo autonomo e sicuro da persone con difficoltà motorie.

Dopo la pubblicazione della sentenza, le FFS hanno reso noto che tutte le rampe di salita e discesa dai convogli Bipiano TLP presentano già ora una pendenza massima del 15%. Ciò significa che la compagnia rispetta la sentenza del TF.

Le FFS hanno per altro accolto con favore il fatto che la corte losannese abbia respinto altri punti del ricorso e hanno precisato che i treni, in servizio da circa quattro anni sulla rete ferroviaria svizzera, continueranno a circolare come prima.