Politica UDC zurighese all'Albisgüetli con Blocher e Maillard

pl, ats

19.1.2024 - 21:48

L'ex consigliere Christoph Blocher discute con Pierre-Yves Maillard al tradizionale raduno dell'Albisgüetli dell'UDC zurighese
L'ex consigliere Christoph Blocher discute con Pierre-Yves Maillard al tradizionale raduno dell'Albisgüetli dell'UDC zurighese
Keystone

Si è tenuto questa sera all'Albisgüetli di Zurigo il tradizionale raduno dell'UDC zurighese, giunto alla 36esima edizione. I discorsi ufficiali hanno tra l'altro visto Christoph Blocher confrontarsi con il sindacalista Pierre-Yves Maillard sul tema della 13esima AVS.

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Di regola al raduno di inizio anno nella sede della società di tiro zurighese viene invitato il presidente della Confederazione, che prende la parola dopo il padrone di casa, l'ex consigliere federale Christoph Blocher.

Non sempre però gli invitati di turno seguono l'invito. Quest'anno Viola Amherd (Centro), reduce dagli impegni al WEF di Davos (GR), ha dichiarato forfait per motivi di calendario. Al suo posto è stato invitato il presidente dell'Unione sindacale svizzera (USS) e consigliere agli Stati vodese del PS Pierre-Yves Maillard.

Dall'anno prossimo, l'Albisgüetli non seguirà più lo stesso rituale. Blocher ha infatti dichiarato che non terrà più il discorso ufficiale. «Il mio tempo di parola è scaduto», ha dichiarato stasera l'ex consigliere federale. Anche se non salirà più sul palco, Blocher vuole comunque continuare a lottare per le sue idee. «Finché potrò».

Blocher: 13esima AVS «dolce veleno del socialismo»

L'evento di quest'anno ha registrato, come nelle passate edizioni, il tutto esaurito, hanno fatto sapere gli organizzatori. Davanti agli oltre oltre 1000 membri dell'UDC e agli invitati, l'83enne Christoph Blocher ha tra l'altro affrontato – secondo la versione scritta del suo discorso – la questione della tredicesima AVS, chiesta dall'iniziativa dell'USS in votazione il prossimo 3 marzo.

«Certo, sarebbe bello ricevere una tredicesima AVS», ha detto Blocher nel suo discorso. «Come pensionato AVS, vorrei anche una quattordicesima e una quindicesima». L'UDC deve però dire «no» a questa proposta.

Dopo tutto, chi vorrebbe più detrazioni salariali o più tasse da pagare? «Questo significherebbe meno soldi per tutti». Una tredicesima AVS, per quanto sappia di miele e zucchero, è il «dolce veleno del socialismo» e va evitata. Per Blocher, una tredicesima mensilità sarebbe accettabile solo se fosse finanziata con i «soldi insensatamente sperperati per l'aiuto allo sviluppo e per l'asilo».

Maillard: «le grandi banche falliscono, l'AVS no»

Contrariamente a tutte le fosche previsioni, l'AVS non è ancora fallita e non lo sarà domani, ha ribattuto nel suo discorso il sindacalista Pierre-Yves Maillard. «Le grandi banche a volte falliscono, l'AVS no». Una tredicesima AVS non solo è necessaria, ma la Svizzera ha anche i mezzi per finanziarla.

Maillard ha definito «isterica» e «fuorviante» la campagna dei partiti borghesi contro la tredicesima AVS. I poveri vengono etichettati come ricchi, ma non è così. Il sindacalista ha fatto l'esempio di una pensionata che non ha abbastanza soldi per riscaldare la sua casa. Ma poiché possiede ancora questa vecchia casa, non può ricevere prestazioni complementari e – a detta dei partiti borghesi – farebbe parte dei «pensionati ricchi».

Non c'è niente di più importante per un Paese che garantire a tutta la popolazione cibo da mangiare e un tetto caldo sulla testa. E c'è una grande differenza tra l'onorevole Blocher e gran parte della popolazione. «Molte persone hanno bisogno di questa tredicesima AVS, ne hanno bisogno con urgenza», ha sottolineato Maillard.