Ufficio federale dei trasportiFüglistaler: «Ecco chi è responsabile dell'aumento dei biglietti del treno»
mp, ats
20.10.2023 - 08:56
L'Ufficio federale dei trasporti (UFT) non è responsabile dell'aumento delle tariffe dei trasporti pubblici. Lo assicura il suo direttore Peter Füglistaler. Quest'ultimo punta il dito contro l'inflazione e le riduzioni delle sovvenzioni federali.
mp, ats
20.10.2023, 08:56
20.10.2023, 09:31
SDA
Domenica il SonntagsBlick aveva affermato che il direttore dell'UFT aveva obbligato le imprese di trasporto pubblico ad aumentare i rispettivi prezzi. «Talune aziende dei trasporti pubblici volevano soltanto un incremento moderato, o persino nessun aumento», ha dichiarato Füglistaler in un'intervista pubblicata oggi dai quotidiani svizzero-tedeschi del gruppo Tamedia. «Per questo motivo siamo intervenuti [...] Senza un aumento sensibile, il sistema dei trasporti pubblici non potrà più essere finanziato nel 2024».
Secondo il direttore dell'UFT, il rialzo dei prezzi è giustificabile, anche se avviene nel medesimo momento di quello dei costi della salute ed è in contrasto con gli obiettivi climatici. L'aumento dei prezzi è inferiore al 4% (3,7% ndr.) e l'ultimo incremento risale al 2016, ha sottolineato Füglistaler. «Gli utenti devono partecipare in maniera appropriata ai costi dei trasporti pubblici».
Nessun diritto alle sovvenzioni
Un tale intervento dell'UFT è unico nel suo genere, rileva ancora il direttore. «È la prima volta che abbiamo dovuto ricordare così esplicitamente alle imprese che hanno una responsabilità imprenditoriale quando fissano le tariffe».
Numerose aziende dei trasporti pubblici non sono consapevoli che non hanno alcun diritto legale alle sovvenzioni, ha constatato ancora il direttore dell'UFT. «Sono tenute a gestire i soldi dei contribuenti con parsimonia. Ma esigere sempre più sussidi fa ormai parte del DNA del settore dei trasporti pubblici. E, purtroppo, le FFS, in veste di maggiore impresa appartenente allo Stato, danno un cattivo esempio».
Secondo Füglistaler, le Ferrovie federali svizzere hanno sempre chiesto molti mezzi finanziari durante i negoziati con l'UFT. «Ora riduciamo il catalogo degli auspici e, alla fine del periodo delle prestazioni, constatiamo che, nonostante tutto, non tutti i soldi sono stati utilizzati».