Università di Zurigo Disparità di genere nei salari dei laureati, anche se in calo

pl, ats

11.5.2022 - 14:59

Il rettore dell'Università di Zurigo Michael Schaepman (foto d'archivio)
Il rettore dell'Università di Zurigo Michael Schaepman (foto d'archivio)
Keystone

Le laureate dell'Università di Zurigo continuano a guadagnare meno dei loro colleghi maschi, ma il divario si sta sempre più riducendo. Lo dice uno studio che si basa sui dati AVS di 30'000 laureati e laureate nati fra il 1960 e il 1990.

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Un anno dopo aver terminato gli studi, la differenza di stipendio tra uomini e donne è del 20%, ma sale al 50% dopo dieci anni, indica lo studio presentato oggi in occasione della conferenza stampa annuale dell'ateneo zurighese.

Dall'indagine emerge che i salari dei laureati maschi aumentano rapidamente tra il primo e il decimo anno dopo il completamento degli studi, mentre in seguito la progressione si appiattisce. Fra le donne si registra invece un forte aumento solo nei primi quattro anni della carriera professionale, per poi subire un calo.

Il motivo principale è che le donne hanno più spesso un lavoro a tempo parziale. «Ciò spiega una parte della differenza salariale, non tutta», ha dichiarato il rettore dell'università Michael Schaepman.

I giovani riducono il divario

L'indagine mostra anche che il divario è minore fra i laureati più giovani. Nella fascia d'età più bassa ci sono in effetti più maschi che lavorano a tempo parziale, mentre più donne lavorano a tempo pieno.

L'aumento dei salari fra le giovani donne è talmente importante che prima o poi la loro curva dei redditi sarà uguale a quella degli uomini. Secondo i responsabili dell'ateneo zurighese, ciò accadrà quando le donne e gli uomini laureati lavoreranno allo stesso ritmo e le altre cause ingiustificate di disuguaglianza salariale saranno scomparse.

Un centinaio di rifugiati ucraini immatricolati

L'Università di Zurigo ha finora ricevuto diverse centinaia di richieste di rifugiati ucraini che vogliono iscriversi come studenti ospiti. Finora ne sono stati immatricolati ufficialmente circa 100 e si prevede che molti altri seguiranno.

Il problema principale è legato alla lingua, ha spiegato il rettore. Altre difficoltà sono legate alle diverse strutture delle università, che in Ucraina sono più simili alle Alte scuole professionali.

«Sosteniamo tutti coloro che condannano l'attacco all'Ucraina», ha dichiarato Schaepman, sottolineando la disponibilità dell'ateneo ad accogliere i rifugiati ucraini. Per evitare possibili tensioni, il rettore ha anche scritto qualche settimana fa una lettera a tutti gli studenti ucraini e russi. Finora non sono emersi problemi fra i due gruppi di studenti, ha sottolineato il rettore.