Epidemia Come mangiare ai tempi del COVID-19: i consigli degli esperti

ATS

10.4.2020 - 15:01

L'Ufficio federale della sicurezza alimentare (USAV) suggerisce come nutrirsi in modo corretto in queste settimane di epidemia. Immagine simbolica.
L'Ufficio federale della sicurezza alimentare (USAV) suggerisce come nutrirsi in modo corretto in queste settimane di epidemia. Immagine simbolica.
Source: KEYSTONE/CHRISTOF SCHUERPF

La Confederazione invita la popolazione a stare a casa per evitare il diffondersi del coronavirus. Per mantenere la salute di tutti, l'Ufficio federale della sicurezza alimentare (USAV) suggerisce come nutrirsi in modo corretto in queste particolari settimane.

Innanzitutto, si legge sul sito dell'USAV, bisogna cercare di mantenere un ritmo regolare, mangiando ad esempio sempre tre volte al giorno. Quel che è certo, è che è meglio acquistare prodotti freschi piuttosto che industriali.

Un pasto equilibrato, viene sottolineato, può essere composto da una carota, un pezzo di cetriolo, pasta integrale con 2 uova fritte insaporite con formaggio grattugiato e un frutto come dessert. Una buona idea per le famiglie è anche quella di far partecipare i bambini alla preparazione dei pasti.

Mangiare con calma seduti a tavola

Un'altra cosa importante è mangiare con calma seduti a tavola e non dimenticare di consumare 5 porzioni di frutta e verdura al giorno. Per una porzione, viene specificato, si intendo un pugno, ovvero 120 grammi per gli adulti. Fondamentale anche l'apporto di cereali integrali (ad esempio pane, pasta, lenticchie o ceci).

L'USAV invita anche ad ascoltare il proprio corpo e il senso di sazietà. Per quel che riguarda le bevande, bisognerebbe limitarsi il più possibile all'acqua di rubinetto, evitando gli zuccheri e l'alcol.

I consigli per gli anziani

Nel caso di persone anziane, se queste non mangiano molto durante i pasti, bisogna pianificare spuntini ad alto contenuto energetico, come frutta secca, composte di frutta, pane, formaggio, nocciole, yogurt e a volte biscotti o cioccolata.

Trattandosi di persone a rischio, è necessario farsi consegnare pasti o cibo da amici, vicini, ristoratori privati o organizzazioni comunali. È molto importante anche rimanere attivi, ad esempio facendo esercizi a casa o seguendo corsi su Internet.

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