In Svizzera Più mortalità infantile, ma meno nascite prima del termine

mp, ats

9.9.2021 - 12:30

La mortalità infantile (ovvero i bebè nati nel primo anno di vita) si situava al 3,6 per mille nel 2020, mentre la mortinatalità (ossia il numero di bambini nati morti) al 3,7 per mille
La mortalità infantile (ovvero i bebè nati nel primo anno di vita) si situava al 3,6 per mille nel 2020, mentre la mortinatalità (ossia il numero di bambini nati morti) al 3,7 per mille
Keystone

Tra il 2019 e il 2020 la mortalità infantile in Svizzera è aumentata, passando dal 3,3 al 3,6 per mille nascite. La cosiddetta «mortinatalità», ovvero il numero di bebè nati morti, è invece in calo dal 2019.

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Anche il numero di nascite prima del termine è diminuito dal 2017, indica oggi l'Ufficio federale dei statistica (UST).

Nel 2020, 85'914 bimbi sono nati in Svizzera. Come l'anno precedente, la quota di nascite plurime è diminuita: il 3,1% dei neonati erano gemelli e lo 0,7% con un parto trigemino. Nel 2018, il tasso delle nascite gemellari si situava ancora al 3,6%.

L'anno scorso, 313 neonati sono deceduti prima di aver soffiato la loro prima candelina, a fronte di 283 nel 2019. Quasi i due terzi (60%) non sono sopravvissuti alle prime 24 ore di vita, mentre il 70% è morto nella prima settimana.

Fino agli inizi degli anni 1980, il calo della mortalità infantile era principalmente legato alla diminuzione del numero di decessi durante i primi sette giorni di vita. Dall'inizio degli anni 1990, a questo calo ha contribuito la flessione dei decessi dei bimbi di età compresa tra un mese e un anno, rileva ancora l'UST.

Tra le cause principali della mortalità infantile, vi sono lesioni e disturbi legati alla gravidanza o malformazioni congenite e anomalie cromosomiche. Quanto alla «mortinatalità», il numero di bebè nati morti è stato di 319 nel 2020, ciò che rappresenta un tasso del 3,6 per mille nascite. Tale tasso si situava al 4 nel 2019 e al 4,3 nel 2018.

Nascite premature

Nel 2020, la maggior parte delle nascite (93%) è avvenuta a termine e solo lo 0,6% dopo il termine. Dal canto suo, il 6,4% dei bimbi sono nati prima del termine, ovvero prima della fine della 37esima settimana di gravidanza, stando all'UST.

In quest'ultima categoria, nel 5,4% dei casi si tratta di prematuri (nati cioè tra la 32esima e la 36esima settimana di gravidanza), nello 0,6% di molto prematuri (ossia nati tra la 28esima e la 31esima di gravidanza), mentre nello 0,4% di estremamente prematuri (ovvero nati tra la 22esima e la 27esima settimana).

Il numero di nascite premature è in calo dal 2018. La quota di quelle molto premature o estremamente premature è rimasta praticamente immutata dal 2007, precisa ancora l'UST. La prematurità è particolarmente frequente durante le nascite gemellari: oltre la metà (52%) avviene prima del termine.

Sussiste inoltre un legame tra bambini nati prematuri e quelli venuti alla luce con un peso estremamente basso. La proporzione dei neonati il cui peso alla nascita era molto basso è fortemente aumentata fino al 2008. Nel corso degli ultimi dieci anni, la percentuale di neonati che pesano meno di un chilo si è stabilizzata.