Centri urbaniQualità di vita: UST, Ginevra la città apparentemente messa peggio
iw, ats
27.1.2021 - 15:35
Più disoccupazione, più rumore, meno alloggi e più delinquenza: in molti ambiti, Ginevra è il centro urbano svizzero con la qualità di vita peggiore. Allo stesso tempo però, la città di Calvino presenta indicatori assai positivi, come un basso tasso di suicidi.
Più in generale, ad esempio, le morti premature sono meno frequenti all'estremità del Lemano che in altre città svizzere: in nessun altro posto il tasso di mortalità della popolazione di meno di 65 anni è così basso, indica oggi l'Ufficio federale di statistica (UST) pubblicando il versante elvetico di City Statistics, una raccolta di dati che offre informazioni e misure di raffronto su diversi aspetti inerenti alle condizioni di vita in oltre 900 città europee, sulla base di circa 200 indicatori. Per la Confederazione sono stati considerati i nove maggiori centri urbani (Basilea, Berna, Ginevra, Losanna, Lucerna, Lugano, San Gallo, Winterthur/ZH e Zurigo) e i loro agglomerati.
Ginevra è anche leader nell'accessibilità dei servizi: gli studi medici, i negozi di alimentari, le farmacie, le scuole e gli uffici postali sono tutti reperibili in media entro un raggio compreso tra 180 e 500 metri. A titolo di paragone, gli abitanti di Berna si trovano in media a 600 metri dal negozio di alimentari più vicino e quelli di San Gallo a un chilometro da una farmacia.
I ginevrini possono anche contare su un'elevata accessibilità ai trasporti pubblici: ci sono infatti più di nove fermate di autobus per chilometro quadrato. Winterthur ne ha solo due, Zurigo cinque. Inoltre in queste due città, l'abbonamento mensile costa più di 80 franchi, mentre a Ginevra circa 70. A Lugano bastano poco più di 60 franchi, ma in media ci sono solo tre fermate per chilometro quadrato.
La città di Calvino è sopra la media dei nove centri per numero di strutture per la prima infanzia: ci sono più di 400 posti disponibili ogni 1000 bambini in età prescolare. Tre città sono meglio dotate in questo settore: a Basilea c'è posto per 600 bimbi su 1000, a Zurigo per circa 550 e a Losanna per circa 480. A San Gallo invece solo il 20% dei bambini da zero a tre anni trova un posto in un asilo nido.
Disoccupazione e aiuto sociale
Stando ai dati dell'UST, che considera undici «dimensioni» (fattori di benessere, dal reddito all'ambiente passando per la sicurezza e il tempo libero), la qualità di vita nei due maggiori centri romandi è inferiore alla media nazionale.
In termini di disoccupazione e di ricorso all'aiuto sociale, Losanna è in testa davanti a Ginevra e Basilea. Lucerna e Winterthur sono i centri con il tasso di senza lavoro più basso (2%) e Lugano presenta il minor numero di beneficiari dell'aiuto sociale.
Violenza e delinquenza
Ginevra e Lugano sono in testa in materia di lesioni personali, sia nel centro città che nell'agglomerato. A Losanna, secondo le statistiche sulla violenza, la grande maggioranza dei casi riguarda vie di fatto e minacce. Gli zurighesi del capoluogo sono invece i cittadini che più devono temere furti con scasso, con più di cinque delitti di questo tipo ogni 1000 abitanti. Nell'agglomerato di Zurigo invece gli appartamenti vengono derubati molto meno frequentemente. A Ginevra, anche in periferia, questi reati sono di poco inferiori a quelli della città di Zurigo. I casi di effrazione sono i meno frequenti (poco più di due ogni 1000 abitanti) a Lugano.
Cultura e tempo libero
Le «Statistiche della città» sono particolarmente sorprendenti per la «dimensione cultura e tempo libero»: Zurigo non è affatto il polo culturale della Svizzera, come generalmente ritenuto. Se si considera l'offerta culturale ogni 100'000 abitanti, solo Ginevra sta peggio.
Lugano ha il maggior numero di musei e Berna il maggior numero di teatri e cinema. San Gallo ha il secondo maggior numero di musei ma il minor numero di cinema, mentre Lucerna ha il terzo maggior numero di musei ma il minor numero di teatri (sempre ogni 100'000 abitanti).