Vaccinazioni Si avanza troppo lentamente oltre la soglia del 60 percento

bas, ats

10.10.2021 - 10:43

Lukas Engelberger chiede che le regole più importanti per contrastare il coronavirus vengano applicate in tutta la Svizzera, senza grandi differenze cantonali.
Lukas Engelberger chiede che le regole più importanti per contrastare il coronavirus vengano applicate in tutta la Svizzera, senza grandi differenze cantonali.
Keystone

L'affievolimento della campagna di vaccinazione contro il covid in Svizzera lascia perplessi i medici cantonali.

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In un'intervista rilasciata al SonntagsBlick, il medico cantonale di Appenzello Interno Markus Schmidli ha dichiarato che i medici hanno fatto tutto il loro possibile. «Coloro che desideravano essere vaccinati, lo sono stati. Gli altri non lo volevano», ha aggiunto.

Con un tasso di vaccinazione di soltanto il 60%, alcuni ospedali si dicono preoccupati in vista di un eventuale aumento dei ricoveri durante l'inverno.

Tuttavia il presidente della Conferenza dei direttori cantonali della sanità, Lukas Engelberger, afferma nel domenicale di essere contrario a un obiettivo di vaccinazione a partire dal quale sarebbe possibile un alleggerimento delle misure di restrizioni volte a lottare contro la propagazione del virus.

Engelberger chiede che le regole più importanti vengano applicate in tutta la Svizzera, senza grandi differenze cantonali.

200 multe

Stando alla SonntagsZeitung, dal 20 settembre scorso circa 200 multe sono state inflitte a persone che non avevano il formulario obbligatorio per entrare in Svizzera. Tali cifre si basano su dati dell'Amministrazione federale delle dogane. Qualsiasi trasgressore incorre in una multa di 100 franchi.

Nel domenicale, la direttrice dell'associazione svizzerotedesca dei consumatori SKS, Sara Stalder, si mostra critica nei confronti dei dati raccolti dalle autorità. «Vengono registrati anche il numero del passaporto o della carta d'identità nonché il luogo di partenza e il numero di immatricolazione del veicolo».

La Stalder deplora la trasmissione di questi dati alle autorità sanitarie cantonali. Chiede inoltre che i cantoni non possano aver accesso a tutte le informazioni.