Sanità Vallese: presunti maltrattamenti in una casa di riposo

pab

17.8.2020

Immagine d'illustrazione
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Keystone / Archivio

È stata aperta una procedura nei confronti della casa di riposo «Les Sources de Saxon», in Vallese, a causa di presunti maltrattamenti e di problemi d’organizzazione del lavoro. Lo ha rivelato la RTS.

Il caso è stato svelato domenica sera dalla trasmissione «Mise au point», magazine d’approfondimento giornalistico della RTS. Stando alle diverse testimonianze raccolte dai giornalisti, nella struttura socio-sanitaria hanno avuto luogo diversi malfunzionamenti.

Secondo alcuni racconti, tra i quali quello di Robson Roduit, infermiere licenziato a luglio dopo un periodo di prova di 3 mesi, alcuni residenti «sono rimasti senza mangiare e bere, mentre altri non sono stati assistiti correttamente e lasciati nelle loro feci».

Secondo il giovane, l’organico costantemente ridotto e la mancanza d’organizzazione del lavoro potrebbero comportare dei rischi per i residenti. A supporto delle proprie testimonianze, l’infermiere e altri tre colleghi hanno scattato delle foto e documentato il loro lavoro quotidiano per alcuni mesi per denunciare atti e ferite che, secondo loro, costituiscono maltrattamenti.

Lettere anonime

Una decina di lettere anonime sono state spedite all’inizio dell’estate dal Servizio di protezione dei lavoratori vallesani.

La RTS ne ha ottenuta una copia: «Vi scrivo per denunciare abusi e violenze su alcuni residenti (…) Vedo anziani picchiati, altri dimenticati nella loro sporcizia, altri rinchiusi nelle camere e altri ancora si fanno derubare, il tutto senza alcuna punizione. Le famiglie non sono al corrente e noi non possiamo parlare perché rischiamo d’essere licenziati», vi si legge.

Chiesta un’analisi approfondita

Allarmato da queste missive, il Servizio di protezione dei lavoratori vallesano e quello della Salute pubblica si sono recati in loco il 25 giugno per controllare l’istituto.

«I controlli non hanno evidenziato malfunzionamenti, per quel che concerne la qualità delle cure, che necessitino di un intervento urgente del mio dipartimento», dichiara Esther Waeber-Kalbermatten, a capo del Dipartimento vallesano della salute.

Il servizio della salute pubblica segnala tuttavia che alcuni elementi evocati durante le audizioni, soprattutto in ambito organizzativo, potrebbero eventualmente avere un impatto sulla qualità delle cure e sulla sicurezza dei pazienti e ha quindi domandato un’analisi più approfondita alla struttura sanitaria.

Il gruppo Tertianum smentisce categoricamente

Contattato dalla RTS il gruppo Tertianum, proprietario dello stabile, non ha voluto esprimersi davanti alle telecamere, ma smentisce categoricamente qualsiasi atto di maltrattamento. «Ad oggi la società non è a conoscenza di nessuna informazione che indicherebbe l’esistenza di una tale negligenza. Tuttavia qualora informazioni di questo genere dovessero essere presentate, Tertianum prenderebbe precise misure contro tali pratiche e le persone implicate», spiega la società.

«Tertianum è in stretto contatto con il Servizio di protezione dei lavoratori vallesano e si sforza di chiarire i problemi rapidamente e in maniera esaustiva».

Diversi punti da correggere

In una lettera indirizzata alle famiglie dei residenti il direttore della struttura «Le Sources», Marc Pittet, riconosce tuttavia che il rapporto delle autorità cantonali lascia trasparire diversi punti da correggere, «essenzialmente nella registrazione del tempo di lavoro e delle pause, nella tempistica della consegna dei piani di lavoro e nell’organizzazione del servizio di picchetto infermieristico».

Una nuova visita di controllo, focalizzata sulla qualità delle cure dispensate ai residenti, sarà effettuata nelle prossime settimane. Permetterà in particolare di verificare la messa in servizio degli adattamenti richiesti dal servizio di sanità pubblica.

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