Sanità Un morto per intossicazione al CHUV di Losanna

ATS

21.1.2019

Il Centro ospedaliero universitario vodese (CHUV) di Losanna (Archivio).
Il Centro ospedaliero universitario vodese (CHUV) di Losanna (Archivio).
Keystone

Due casi d'intossicazione alimentare, di cui uno mortale, si sono verificati la settimana scorsa al Centro ospedaliero universitario vodese (CHUV) di Losanna. In un primo tempo, si era sospettato un avvelenamento da spugnole secche.

"Non c'è alcun legame tra le due intossicazioni alimentari", ha spiegato oggi a Keystone-ATS il medico cantonale vodese Karim Boubaker, ritornando su un'informazione diffusa dal sito svizzerotedesco Watson.

I due casi distinti si sono verificati all'inizio e alla fine della scorsa settimana. I pazienti, un uomo e una donna, hanno presentato sintomi gravi, che hanno condotto alla morte della donna. Chiedendo ai famigliari, è emerso che entrambi avevano consumato spugnole acquistate alla Migros.

Rete di protezione

Tali casi sono stati segnalati al medico e al chimico cantonale, che hanno valutato il rischio e deciso di attuare una "rete di protezione", ha spiegato Boubaker. I due hanno informato gli ospedali per cure acute, senza allertare la popolazione.

"Occorre trovare un giusto equilibrio", ha aggiunto il medico cantonale. "Non si può allarmare il grande pubblico per ogni sospetto". Nessun altro caso è stato annunciato, ciò che mette molto verosimilmente le spugnole fuori causa. Analisi sono in corso per conoscere le cause esatte delle due intossicazioni.

Migros collabora

Dal canto suo, Migros conferma di essere stata contattata oggi dal chimico cantonale "sulla possibilità di un legame tra le intossicazioni e il consumo di spugnole". L'azienda ha immediatamente fornito tutti i dati richiesti, ha aggiunto.

Già venerdì sera, il chimico cantonale è arrivato alla conclusione che non vi fosse alcun motivo per ritirare dalla vendita o richiamare i prodotti in questione già venduti, ha sottolineato il portavoce di Migros per la Svizzera romanda, Tristan Cerf. E i test effettuati dalla Migros "per il momento, non hanno mostrato alcuna anomalia", ha aggiunto.

Nessun altro caso

L'Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) conferma di essere in contatto con le autorità cantonali vodesi. A suo avviso, spetta al cantone procedere alle analisi sulle circostanze dell'intossicazione. Per ora non v'è alcun indizio che mostri che ci sarebbero altri casi in Svizzera, ha scritto.

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