Rincaro Funzione pubblica, altra giornata di sciopero nel canton Vaud

ev, ats

9.2.2023 - 15:17

I sindacati intendono affrontare la questione dell'indicizzazione degli stipendi della funzione pubblica e del settore parapubblico in occasione dell'incontro con il governo vodese previsto il 23 febbraio.
I sindacati intendono affrontare la questione dell'indicizzazione degli stipendi della funzione pubblica e del settore parapubblico in occasione dell'incontro con il governo vodese previsto il 23 febbraio.
Keystone

Nuova giornata di sciopero e manifestazione dei dipendenti del settore pubblico vodese oggi per ribadire la richiesta già avanzata nelle precedenti tre agitazioni, ossia l'indicizzazione completa dei salari.

Keystone-SDA, ev, ats

I sindacati continuano inoltre a chiedere l'apertura dei negoziati con il governo.

Durante una manifestazione del personale del Centro ospedaliero universitario vodese (CHUV) di Losanna, che ha anch'esso aderito alla mobilitazione, i sindacati hanno espresso la speranza di poter affrontare il tema della piena indicizzazione degli stipendi in occasione di un incontro con il Consiglio di Stato il 23 febbraio e hanno parlato di «una piccola breccia».

Mentre circa 150 dipendenti dell'ospedale universitario erano riuniti dalle 12.30 davanti all'edificio principale, diversi sindacalisti hanno preso la parola. Hanno parlato di una lettera ricevuta dal governo vodese che fa riferimento alla riunione prevista a fine di febbraio e menziona la possibilità di «scambiare opinioni su altri argomenti di interesse» per i rappresentanti del personale dello Stato di Vaud.

Intervistato da Keystone-ATS sul posto, David Jeanquartier, segretario generale della Federazione delle società di funzionari (FSF Vaud), ha confermato che il Consiglio di Stato aveva inviato una lettera ai tre sindacati all'origine del movimento di protesta, il Sindacato dei servizi pubblici vodese (VPOD-SSP Vaud), la Federazione sindacale SUD e la FSF Vaud.

Secondo Jeanquartier, la lettera riprende i termini di quella inviata dieci giorni fa, dando ai sindacati un appuntamento il 23 febbraio con una delegazione del governo per un primo scambio, ma su argomenti diversi dall'indicizzazione. Il Consiglio di Stato vi indica di non voler tornare sul meccanismo globale che concede 182 milioni di franchi per l'indicizzazione dei salari, la lotta contro il carovita e il miglioramento dei regimi sociali.

Tuttavia menzionava «diverse questioni importanti per i dipendenti dello Stato di Vaud, in particolare la lotta contro le molestie, la parità salariale , il lavoro notturno, la protezione degli informatori e la prevenzione dei rischi psicosociali».

La nuova lettera ricevuta ieri è «una piccola apertura, una piccola breccia» poiché aggiunge che il Consiglio di Stato si dice «pronto a parlare di altri argomenti che ci interessano», riassume Jeanquartier. «Affronteremo quindi la questione dell'indicizzazione» degli stipendi della funzione pubblica e del settore parapubblico all'aumento del costo della vita, ha dichiarato.

Quello di oggi è il quarto giorno di sciopero nell'arco di quasi due mesi, in cui è previsto un corteo che partirà verso le 18.00 da Place St-François, al centro di Losanna, in direzione della Place du Château alla Cité, passando per la Place de la Riponne.

Nella terza giornata di mobilitazione, il 31 gennaio, a sfilare per le strade della capoluogo vodese erano state tra le 5000 – secondo la polizia – e le 10'000 persone – secondo i sindacati. La manifestazione del 23 gennaio aveva visto partecipare non meno di 3000 persone – dato fornito allora dalla polizia; i sindacati avevano stimato una folla di 4000.

Il 31 gennaio circa 2100 insegnanti delle scuole dell'obbligo e postobbligatorie avevano partecipato allo sciopero, contro 1500 una settimana prima. Una quarantina di istituti della scuola obbligatoria si erano mobilitati in vari modi.