Studi Vendita alcool a giovani spesso per stress

ATS

5.9.2019 - 13:42

Dipendenze Svizzera auspica che fino a una determinata età i ragazzi debbano automaticamente mostrare un documento d'identità quando acquistano degli alcolici.
Dipendenze Svizzera auspica che fino a una determinata età i ragazzi debbano automaticamente mostrare un documento d'identità quando acquistano degli alcolici.
Source: Keystone/MARTIN RUETSCHI

La vendita di alcool a minorenni avviene principalmente laddove il personale è sotto stress o dove il commerciante teme che i clienti passino alla concorrenza. È quanto rileva uno studio di Dipendenze Svizzera pubblicato oggi.

Nel quadro di uno studio qualitativo su mandato dell'Amministrazione federale delle dogane (AFD) Dipendenze Svizzera ha condotto in tutte le regioni linguistiche del paese complessivamente trenta interviste approfondite con personale di vendita e di ristorazione.

Spesso capita che con un forte afflusso di gente i clienti diventano impazienti, a volte i dipendenti vengono perfino insultati o aggrediti fisicamente. Ma tra i punti vendita esaminati – si legge – solo il personale attivo nel commercio al dettaglio è stato formato sistematicamente in materia di vendita di alcool ai giovani e su come comportarsi nei loro confronti: servono quindi formazioni sistematiche o perlomeno istruzioni standardizzate.

L'aspetto dei giovani clienti rende difficile stimarne l'età, e i dipendenti esitano a chiedere un documento d'identità. Secondo Dipendenze Svizzera, sarebbe più facile se fino a una determinata età i ragazzi dovessero automaticamente mostrare un documento quando acquistano degli alcolici. I dipendenti accoglierebbero inoltre favorevolmente un'unificazione dell'età minima richiesta per ogni tipo di alcool, com'è il caso in Ticino e presso certi dettaglianti.

La situazione è particolarmente difficile nell'ambito di feste e manifestazioni, dove il personale è spesso sotto forte stress. Qui la distribuzione di braccialetti colorati faciliterebbe i controlli. Anche in bar e pub – viene affermato – ciò potrebbe rappresentare la soluzione qualora non vi siano controlli all'entrata.

Dallo studio è pure emerso che soprattutto nella ristorazione, ma anche nei piccoli spacci, sussiste il timore di subire perdite se vengono condotti controlli troppo severi e che i clienti possano acquistare l'alcool in altri punti vendita meno rigorosi. Stando a Dipendenze Svizzera bisognerebbe quindi estendere i test d'acquisto e condurli più regolarmente. La fondazione si dice pure favorevole a un aumento del prezzo minimo per gli alcolici.

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