Advertorial Cosa fare in caso di perdita dell’udito?

In cooperazione con Amplifon

25.1.2024

Getty Images

Quando si tratta solo di cerume e quali sono, invece, i segni di una perdita dell'udito seria? L’esperto ci dice a cosa prestare attenzione e perché non dovremmo prendere alla leggera un calo dell’udito.

In cooperazione con Amplifon

Molti conoscono la sensazione di non sentire più così bene e di dover chiedere all’interlocutore di ripetere ciò che ha detto. C’è motivo di preoccuparsi? «La perdita dell’udito può avere diverse cause», riferisce Lars Szvircsev, audioprotesista di Amplifon. «Può essere ereditaria o comparire a causa di fattori esterni».

Come dimostra un sondaggio svizzero sulla salute condotto dall’Ufficio federale di statistica (UST), nel nostro Paese una persona su dodici soffre di problemi di udito. Con l’età, questa percentuale aumenta considerevolmente. Per gli over 75, un terzo degli intervistati ha dichiarato di avere gravi problemi di udito. Si presume che in Svizzera il valore sia ancora più alto in quanto molte persone non vogliono ammettere di aver un deficit uditivo.

Come insorge l’ipoacusia?

L’usura delle cellule ciliate interne, una conseguenza naturale e comune del processo di invecchiamento, può comportare problemi permanenti all’udito. Anche le malattie o gli incidenti che causano trauma cranico possono provocare una perdita permanente dell’udito. Anche l'esposizione professionale al rumore o la musica ad alto volume possono causare dei danni seri. «L’udito può essere danneggiato principalmente da livelli sonori eccessivi, ma anche da un’esposizione prolungata ad alti livelli di rumore», afferma Lars Szvircsev.

Gli apparecchi acustici possono aiutare in caso di problemi permanenti all’udito compensando il deficit e facendo in modo di rallentare il più possibile l’evoluzione della perdita uditiva. Quando si dovrebbe ricorrere all’apparecchio acustico? Dipende dal grado di ipoacusia, asserisce l’esperto. O per meglio dire dal livello di compromissione della qualità di vita. La regola generale è: prima si ricorre all’apparecchio acustico, meglio è. «L’utilizzo precoce degli apparecchi acustici può aiutare a rallentare o a stabilizzare la perdita uditiva», aggiunge Szvircsev. E, inoltre, il tempo necessario per abituarsi si accorcia.

Prova il più piccolo apparecchio ricaricabile


Da Amplifon è disponibile uno degli ultimi modelli di apparecchi acustici.

I vantaggi:
  • Ricaricabile
  • Autonomia fino a 28 ore
  • Performante
  • Particolarmente discreto
  • Quasi invisibile
  • Comodo grazie alle cupoline in silicone
  • Controllo tramite app
  • Da Amplifon è possibile provare senza impegno l’apparecchio acustico scelto. «A casa, al lavoro, nel tempo libero, in momenti di relax o in ambienti rumorosi», spiega l’esperto. «Se l'apparecchio acustico ha dato risultati soddisfacenti in tutte le situazioni ed è impostato in modo ottimale, puoi avere la sicurezza di aver scelto l’apparecchio giusto».

    Gli apparecchi acustici diventano sempre più piccoli e performanti

    Le riserve nei confronti degli apparecchi acustici che ancora oggi sopravvivono, sono del tutto ingiustificate. «L’immagine ancora diffusa di apparecchi acustici grandi, pesanti e scomodi è ormai superata da tempo. Gli apparecchi acustici moderni sono per così dire delle piccole meraviglie della tecnica in formato ridotto. I modelli diventano sempre più piccoli, comodi, discreti e performanti. Alcuni sono addirittura quasi invisibili». Ci sono anche modelli che possono essere connessi allo smartphone via Bluetooth e controllati tramite app. «In questo modo si può addirittura telefonare o ascoltare la musica direttamente attraverso l’apparecchio acustico».

    Ecco come funziona un test dell’udito


    Chi vuole sapere se soffre di ipoacusia può sottoporsi a un test dell’udito gratis e senza impegno. Amplifon 360 è un’analisi completa dell’udito effettuata da audioprotesisti professionisti ed esperti che stabilisce la capacità uditiva in vari ambienti di rumore e situazioni sonore. Concretamente, il test analizza i seguenti ambiti:

  • Percettibilità
    In che misura riesci a percepire suoni lievi a basse e ad alte frequenze?
  • Comprensione in ambiente silenzioso
    In che misura riesci a capire qualcuno che non vedi direttamente?
  • Comprensione in ambiente rumoroso
    In che misura riesci a comprendere una conversazione in un ambiente rumoroso?
  • Tolleranza al rumore
    Durante una conversazione, quando percepisci i rumori di sottofondo come fastidiosi?
  • Udito direzionale
    In che misura riesci a localizzare la provenienza dei suoni?
  • Controllo dell’udito

    La cosa migliore per verificare se il tuo udito funziona ancora bene, è sottoporti a un test dell’udito (vedi riquadro) al quale seguirà un colloquio personalizzato. Nel caso si riscontrasse un calo dell’udito, vengono proposte diverse soluzioni in quanto: «È importante trattare il calo dell’udito il prima possibile», come riferisce Lars Szvircsev. «In caso contrario il cervello potrebbe disimparare a sentire correttamente». Questo accade poiché, quando la capacità uditiva diminuisce, i nervi responsabili di questa funzione si abituano a non essere più usati e smettono letteralmente di funzionare.

    Questo può avere conseguenze psicologiche e di salute di vasta portata. «È stato più volte dimostrato scientificamente che le persone con ipoacusia hanno un rischio significativamente più alto di soffrire di isolamento sociale se non trattano la problematica, vale a dire se non ricorrono all’apparecchio acustico», riferisce l’audioprotesista Szvircsev. «Anche la depressione e la demenza possono essere una conseguenza della perdita di udito non trattata».

    Si tratta di un contenuto sponsorizzato. «In cooperazione con…» significa che il contenuto è stato prodotto per un cliente e pagato da quest’ultimo.