AdvertorialKalle Rovanperä, il ragazzo prodigio del rally fa una pausa
In cooperazione con Toyota
15.12.2023
Che si tratti di neve, sabbia, ghiaia o asfalto, il numero 1 dei rally è Toyota Gazoo Racing, che lo scorso anno si è aggiudicato i titoli nel WRC e nel W2RC. Come ricompensa, il campione Kalle Rovanperä (23) farà una pausa per gran parte della prossima stagione.
In cooperazione con Toyota
15.12.2023, 06:00
In cooperazione con Toyota
Il cuore rallistico dei giapponesi batte in Finlandia. A Jyväskylä si trova il quartier generale per il rally di Toyota Gazoo Racing. Uno dei motivi di questa scelta sta nella persona del capo del team della scuderia nel WRC (World Rally Championship): Tommi Mäkinen proviene, infatti, dalla regione di Jyväskylä, è stato quattro volte campione del mondo negli anni novanta e ora ha ottenuto questo titolo anche in veste di manager con Toyota Gazoo Racing. Quest’anno addirittura per la terza volta consecutiva.
Anche il pilota di punta a bordo della Toyota GR Rally 1 è finlandese. Kalle Rovanperä ha solo 23 anni, ma è già stato due volte campione WRC e per molti esperti ha il potenziale per diventare il miglior pilota di tutti i tempi. Si può dire che Kalle Rovanperä è il Max Verstappen, star della formula 1, del rally.
Drifting invece della difesa del titolo
E poi all’improvviso Toyota Gazoo Racing annuncia che il prossimo anno il neo 2 volte campione Rovanperä non disputerà una stagione completa, ma solo gare selezionate. «Il motivo principale è che sono pilota di rally da 15 anni, che è un periodo piuttosto lungo. Le ultime stagioni sono state ovviamente fantastiche, ma anche molto impegnative mentalmente e fisicamente», ha dichiarato Rovanperä in un comunicato stampa. Ora vuole invece dedicarsi al drifting e ad altri eventi.
Le menti avvezze ai calcoli si staranno chiedendo: ha 23 anni ed è pilota di rally da 15 anni? Forse c’è un errore di battitura? No, effettivamente Rovanperä è al volante da quando aveva otto anni. Nella maggior parte dei Paesi non è richiesta la patente di guida per guidare nei circuiti chiusi. E anche il padre di Kalle Rovanperä è un ex pilota del Campionato del mondo.
Comunque sia: difendere il titolo è probabilmente impossibile con così poche partenze nel 2024, mentre il compagno di squadra, il gallese Elfyn Evans (34 anni), è stato promosso a pilota di punta. Una scuderia di prim’ordine concede alla sua punta di diamante un periodo di pausa per gran parte della stagione, una bella dichiarazione in tempi in cui si discute di «salute mentale».
Secondo campionato mondiale W2RC, secondo titolo per Toyota Gazoo Racing
Il secondo grande pilastro del rally, oltre al WRC, è il W2RC; il numero 2 sta a indicare che si tratta di due R, ovvero «Rally Raid». Si tratta quindi di gare che si svolgono principalmente fuoristrada e in cui i (co)piloti devono orientarsi di conseguenza. Quest’anno il Campionato del mondo si è svolto solamente per la seconda volta in forma ufficiale, l’evento più famoso: il Rally Dakar all’inizio dell’anno.
Toyota Gazoo Racing ha messo a segno la seconda vittoria conquistando il titolo piloti e il titolo squadre. Il qatariota Nasser al-Attiyah (52 anni) è diventato campione del mondo indiscusso con la Toyota GR DKR Hilux, nonostante abbia dovuto ritirarsi da una delle sole cinque gare, l’Abu Dhabi Desert Challenge. Ha vinto anche il Rally Dakar, che nel frattempo si disputa in Arabia Saudita.
Le conoscenze acquisite dalle star del rally sulle dune del globo tornano utili anche alle auto di serie di Toyota, nel caso del campionato mondiale W2RC, ad esempio, al nuovo Hilux.
Alla Toyota la passione per l’automobilismo parte dal capo
L’ascesa di Toyota Gazoo Racing nelle diverse classi di sport motoristici ha molto a che fare con il nome di Akio Toyoda (67). L’ex CEO e attuale presidente del Gruppo Toyota è stato, infatti, un pilota entusiasta. Nel 2007 volle partecipare alla 24 Ore del Nürburgring con un team Toyota, ma a lui e ai suoi compagni di squadra non fu permesso di gareggiare come «team aziendale» classico. Toyota prese in prestito il nome «Gazoo» da un sito web dell’azienda e corse con lo pseudonimo di «Morizo». Il resto è storia.