Advertorial Ogni anno circa 1300 bambini sono coinvolti in incidenti sulle strade svizzere

«In collaborazione con percorso-casa-scuola.ch, un’azione di ATA Associazione traffico e ambiente, Mobilità pedonale Svizzera e il Fondo di sicurezza stradale»

12.8.2024

Close-up of a bicycle accident on the city street
Getty Images/iStockphoto

I numeri non mentono, e uno sguardo alle attuali statistiche sugli incidenti stradali che coinvolgono bambini in Svizzera lo dimostra. Quali strategie possiamo sviluppare per ridurre in modo significativo il numero di incidenti?

«In collaborazione con percorso-casa-scuola.ch, un’azione di ATA Associazione traffico e ambiente, Mobilità pedonale Svizzera e il Fondo di sicurezza stradale»

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Con quale frequenza si verificano incidenti che coinvolgono i bambini?

In base alle statistiche della polizia, si stima che ogni anno 1300 bambini restano coinvolti in incidenti sulle strade svizzere. In realtà, il numero dei sinistri è decisamente più alto, ma molti non vengono denunciati. Particolare attenzione è rivolta agli incidenti in cui i bambini coinvolti risultano feriti in modo grave. Secondo l’Ufficio federale di statistica (UST), negli ultimi cinque anni sulle strade svizzere hanno perso la vita in media sei bambini e 168 sono rimasti gravemente feriti. I bambini (di età compresa tra 0 e 14 anni) che si muovevano attivamente nel traffico al momento dell’incidente erano a piedi in poco meno di due quinti dei casi, in bicicletta in circa un terzo e su uno dei cosiddetti «mezzi simili a veicoli» (ad es. un monopattino) in poco meno di un quinto dei casi.

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Come si muovono i bambini nel traffico?

In Svizzera e nell’Europa occidentale in generale, molti bambini di età compresa tra i 6 e i 14 anni si muovono in modo attivo e di solito circa il 70% di loro va a scuola a piedi o in bicicletta. È interessante notare che i bambini delle aree urbane hanno il 40% di probabilità in più di utilizzare i trasporti pubblici rispetto ai loro coetanei delle aree rurali. Queste abitudini di mobilità riflettono la varietà e l’adattabilità del comportamento dei giovani nel traffico.

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Quando si verificano la maggior parte degli incidenti?

L’analisi degli incidenti che avvengono nel tragitto da e per la scuola mostra un chiaro picco nelle ore del mattino tra le 7 e le 9. Quasi un terzo di tutti gli incidenti gravi ha luogo in questo arco temporale. Un altro 45% degli incidenti si verifica nelle tre ore di pausa pranzo, dalle 11 alle 14. Il resto degli incidenti è distribuito, con un calo costante, nella fascia oraria che va dalle 14.00 alle 20.00.

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Cosa può portare a un cambiamento effettivo nel comportamento dei conducenti d’auto?

Uno studio di Jameel e Evdorides del 2021 dimostra con chiarezza che diminuire la velocità media di soli 5 km/h potrebbe ridurre il rischio di incidenti mortali fino al 25%. Se poi si prestasse maggiore attenzione in prossimità delle scuole, il tasso di incidenti calerebbe del 20%. Inoltre, un’attenzione più rigorosa dei limiti di velocità potrebbe portare a una riduzione degli incidenti del 10-15%. In Svizzera, uno studio condotto dall’UPI lo scorso anno dimostra che il numero di incidenti gravi nelle zone 30 diminuisce in media del 38%. Questi dati dimostrano quanto una guida consapevole e attenta sia importante per garantire la sicurezza dei bambini sulle strade. I risultati mostrano che ridurre la velocità anche di poco può fare una grossa differenza. A questo proposito, si consiglia pertanto di guidare con prudenza, soprattutto in presenza di bambini nei paraggi, e di evitare di fare cenni con la mano, poiché trasmettono un falso senso di sicurezza.

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I bambini devono poter percorrere in autonomia e sicurezza il tragitto verso l’asilo o la scuola. Poiché devono ancora imparare a muoversi nel traffico, hanno bisogno del sostegno di tutti gli utenti della strada e dei genitori. La campagna percorso-casa-scuola.ch dell’Associazione traffico e ambiente (ATA) e di Mobilità pedonale Svizzera si svolge su incarico del Fondo di sicurezza stradale svizzero.

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Qual è il vantaggio di mantenere una distanza di 1,5 metri tra auto e bicicletta?

Tenere la distanza di 1,5 metri tra auto e biciclette è fondamentale per la sicurezza stradale. Gli studi dimostrano che questo spazio riduce notevolmente il rischio di collisioni e situazioni di pericolo. Le ricerche condotte dal Road Safety Trust e dall’Università di Westminster dimostrano che mantenere una distanza di almeno 1 metro e mezzo quando si sorpassa un ciclista riduce in modo significativo la frequenza degli incidenti. Gli studi dell’Università di Bath evidenziano che le manovre di sorpasso effettuate a una distanza inferiore a 1,5 metri sono particolarmente pericolose. Un’analisi del Dipartimento dei Trasporti del Regno Unito ha rilevato che il 60-75% degli incidenti che coinvolgono i ciclisti è causato da comportamenti scorretti degli automobilisti. Questi risultati sottolineano l’importanza di una distanza di sicurezza in fase di sorpasso. In Germania, l’introduzione di questa norma nel Codice della Strada ha portato a una sensibile riduzione del numero di incidenti. Anche il Consiglio europeo per la sicurezza dei trasporti raccomanda questa distanza minima per concedere ai ciclisti spazio sufficiente e garantire la loro sicurezza. In Svizzera, la distanza di 1,5 metri ha carattere di raccomandazione, ma non è sancita dalla legge.

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Quale ruolo svolge la polizia?

L’educazione al traffico effettuata dalla polizia e i controlli regolari condotti sulla circolazione stradale svolgono un ruolo decisivo in termini di maggiore sicurezza sulle strade, soprattutto in aree sensibili come scuole e parchi giochi. Gli studi dimostrano che tali controlli possono ridurre il tasso di incidenti di circa il 15%. La FHWA statunitense sottolinea che la presenza di forze di polizia e la rigorosa applicazione delle regole del traffico inducono i conducenti ad adottare un comportamento più sicuro. Quando gli automobilisti sanno che in determinate zone saranno sottoposti a controlli più frequenti, tendono a guidare con maggiore attenzione e a rispettare di più i limiti di velocità. Secondo l’ETSC europeo, la presenza visibile della polizia e i controlli contribuiscono a far sentire più sicuri genitori e bambini.

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Qual è l’andamento delle cifre nel lungo periodo?

Negli ultimi dieci anni, il numero di incidenti che hanno coinvolto bambini sulle strade svizzere è diminuito di circa il 20%. Questo sviluppo positivo è dovuto al miglioramento delle misure di sicurezza a tutti i livelli. Malgrado questi progressi, garantire la sicurezza stradale dei bambini rimane una sfida fondamentale.

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Qual è la posizione della Svizzera nel confronto internazionale?

Nel confronto mondiale, la Svizzera presenta un tasso piuttosto basso di incidenti stradali che vedono coinvolti i bambini. Secondo i dati dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), la Svizzera si colloca nell’ultimo terzo dei Paesi per quanto riguarda il numero di incidenti stradali pro capite. Tuttavia, la sfida rimane quella di migliorare ulteriormente la sicurezza e di adattarsi alle nuove tendenze della mobilità.

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