Pubblicità da Perché non c’è un’età per iniziare a pensare alla previdenza

In cooperazione con PostFinance

12.9.2024

Chi si occupa per tempo della previdenza può guardare alla pensione con più serenità.
Chi si occupa per tempo della previdenza può guardare alla pensione con più serenità.
PostFinance/Foto: Flavio Karrer

La previdenza per la vecchiaia rientra fra le maggiori preoccupazioni della popolazione: sorprende dunque che si sappia così poco al riguardo. È ora di cambiare rotta: chi agisce per tempo può infatti guardare al futuro con più serenità, essendo tutelato dal punto di vista finanziario.

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Le persone che lavorano trasferiscono ogni mese centinaia di franchi dal proprio salario al 1° e al 2° pilastro, ma spesso non conoscono l’importo delle prestazioni che riceveranno, in particolare delle rendite di vecchiaia. Le tendenze demografiche e il contesto sociale in evoluzione hanno un impatto sulla durata e sugli importi dei contributi, oltre che sulla finanziabilità delle prestazioni. Da anni la popolazione e la politica si occupano della questione, al momento in particolare per quanto riguarda il voto della riforma della LPP.

Probabilmente proprio per questi motivi l’incertezza riguardo alle prestazioni accordate dall’assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti (AVS) e dalla cassa pensioni è da anni ai primi posti nel barometro nazionale delle apprensioni. L’unica cosa certa è che si inizia a risparmiare per la vecchiaia appena ci si affaccia alla vita lavorativa, semplicemente perché si avvia la contribuzione obbligatoria all’AVS e alla cassa pensioni. Ma perché è importante pianificare la previdenza o il pensionamento a seconda della fase della vita in cui ci si trova? Scopriamolo nei prossimi tre punti.

Vale la pena di aderire alla previdenza volontaria sotto i 30 anni?

Anche chi studia ancora, a partire dal 20° anno di età deve versare all’AVS almeno il contributo annuale minimo di 514 franchi (dato aggiornato al 2024) per evitare che dopo il pensionamento risultino anni di contribuzione mancanti, che comporterebbero un abbassamento della pensione. Le persone che lavorano versano in automatico i contributi all’AVS nell’ambito del 1° pilastro. I dipendenti che guadagnano almeno 22’050 franchi lordi all’anno sono assicurati dalla previdenza professionale del 2° pilastro (cassa pensioni). Le prestazioni del 1° e del 2° pilastro previste dalla legge per la pensione di vecchiaia ammontano a circa il 60-70% del reddito da lavoro.

Come integrazione e per godere di una maggiore serenità in termini finanziari una volta in pensione, è bene effettuare versamenti regolari alla previdenza libera (pilastro 3b) o alla previdenza vincolata con agevolazioni fiscali (pilastro 3a). Chi inizia presto a occuparsi della previdenza, effettuando versamenti regolari beneficia dell’effetto degli interessi composti.

Le esigenze previdenziali cambiano fra i 30 e i 50 anni?

Le persone nel pieno della propria vita attiva, che magari mettono su famiglia, vivono in concubinato, fanno parte di un’unione domestica registrata o sono unite in matrimonio, hanno esigenze differenti riguardo alla propria situazione previdenziale personale. Oltre alla previdenza per la vecchiaia, è importante avere una copertura contro i rischi finanziari in caso di incapacità di guadagno o di decesso. Per assicurare tali evenienze, il punto di riferimento è costituito dalla copertura attuale.

Un’assicurazione sulla vita copre i rischi che possono presentarsi e, allo stesso tempo, consente di risparmiare per la vecchiaia: si tratta quindi di un’utile integrazione ad altre soluzioni previdenziali come il versamento su un conto del pilastro 3a.

Perché pensare già alla pensione a 50 anni?

Il pensionamento o la pensione anticipata si avvicinano. Al più tardi a questo punto è bene che le persone rivedano i calcoli ed esaminino le rendite che possono aspettarsi dal 1° e dal 2° pilastro, nonché la propria situazione patrimoniale personale. Se necessario, questo è il momento giusto per effettuare un (ulteriore) riscatto nella cassa pensioni o per sfruttare appieno le possibilità di versamento nel pilastro 3a.

È altrettanto importante riflettere su quali siano le proprie esigenze finanziarie per coprire le spese di sostentamento e realizzare i propri desideri e obiettivi una volta in pensione. Poco prima del pensionamento sorgeranno altri dubbi, per esempio se prelevare gli averi della cassa pensioni sotto forma di rendita o di capitale, o a quale età farsi liquidare gli averi del pilastro 3a.

Consulenza previdenziale gratuita


Oltre alle assicurazioni obbligatorie del 1° pilastro (AVS/AI) e del 2° pilastro (cassa pensioni/assicurazione contro gli infortuni), mi serve una copertura assicurativa aggiuntiva? È importante conoscere i dettagli della propria assicurazione e su quali prestazioni la persona beneficiaria e i suoi cari possono contare in caso di incapacità di guadagno o decesso.

Con una consulenza previdenziale gratuita di PostFinance trovi le risposte alle tue domande, in linea con la fase di vita in cui ti trovi e la tua situazione previdenziale e finanziaria.

Il concetto dei tre pilastri in Svizzera

In Svizzera, la previdenza per la vecchiaia si basa su tre pilastri. Le prestazioni di AVS/AI, cassa pensioni e previdenza privata sono complementari.

Il 1° pilastro corrisponde alla previdenza statale, che comprende l’AVS (assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti) e l’AI (assicurazione per l’invalidità). Serve a garantire la sussistenza ed è limitata a 2450 franchi al mese per le persone singole o a 3675 franchi al mese per le coppie (dati aggiornati al 2024). L’importo di questa pensione dipende anche dal reddito percepito dal beneficiario durante l’attività lavorativa.

Il 2° pilastro comprende invece la previdenza professionale (LPP/cassa pensioni) e l’assicurazione contro gli infortuni (LAINF). Insieme alle prestazioni del 1° pilastro, dovrebbe garantire alle persone lo standard di vita abituale. I lavoratori e le lavoratrici dipendenti che percepiscono un salario minimo annuale di 22’050 franchi (dati aggiornati al 2024) sono automaticamente assicurati tramite il datore di lavoro.

Il 3° pilastro è rappresentato dalla previdenza privata. La previdenza privata volontaria nell’ambito del 3° pilastro ha lo scopo di colmare le lacune previdenziali durante la vecchiaia oppure in caso di incapacità di guadagno o decesso. Si possono scegliere varie soluzioni di previdenza vincolata con agevolazioni fiscali (pilastro 3a) o di previdenza libera flessibile (pilastro 3b).

Lo scopo della consulenza sulla previdenza è analizzare la situazione previdenziale della persona sulla base delle sue esigenze e identificare eventuali lacune in vista della vecchiaia o in caso di incapacità di guadagno o decesso. Tali lacune si possono colmare scegliendo le soluzioni previdenziali più adatte, assicurandosi così un futuro più sereno dal punto di vista finanziario. Ecco le due soluzioni previdenziali più popolari:

Conto previdenza 3a

I versamenti effettuati su un conto di previdenza vincolata del pilastro 3a fungono da previdenza per la vecchiaia. I contributi annuali sono deducibili dal reddito imponibile nell’ambito degli importi massimi previsti per legge. Gli averi del conto previdenza 3a si possono investire in un deposito di risparmio fruttifero o in toto/in parte in un fondo di previdenza orientato al rendimento.

Assicurazioni sulla vita

L’assicurazione sulla vita consente al contempo di ottenere prestazioni previdenziali per la vecchiaia e, in caso di necessità, di godere di una tutela nell’eventualità di incapacità di guadagno o decesso. Le assicurazioni sulla vita sono adattabili in base alle esigenze individuali e possono essere sottoscritte nell’ambito dei pilastri 3a e 3b.

Consulenza gratuita sul pensionamento


Quando sarò in pensione, quale sarà l’importo del mio reddito nell’ambito delle prestazioni pensionistiche del 1° e del 2° pilastro? Posso permettermi il pensionamento anticipato? Quali opzioni ho a disposizione per prelevare i miei averi della cassa pensioni? A cosa devo prestare attenzione al momento della liquidazione dei fondi del pilastro 3a? E se volessi lasciare in eredità i miei valori patrimoniali esistenti?

Alla vigilia del pensionamento sorgono numerosi dubbi. Con una consulenza gratuita sul pensionamento di PostFinance troverai le risposte alle tue domande, in linea con la tua situazione previdenziale e finanziaria specifica.

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