Momenti imbarazzantiNon tutte le foto di famiglia dovrebbero stare su internet
Di Ricarda Dieckmann, dpa
9.9.2020
Una bambina che lecca il gelato o la mamma in una posa un po’ esagerata: le foto di famiglia sui social network possono diventare fonte di imbarazzo se non di mortificazioni. Quali immagini è meglio tenere lontane da internet?
Aggiustate, ritoccate, uploadate. Per le foto di famiglia, il passo tra la memoria del proprio cellulare e la bacheca di Facebook spesso è molto breve.
Ma non tutti – che si tratti di genitori o di figli – sono sempre a proprio agio con tale sistema. In che modo le famiglie possono gestire le loro immagini su internet?
La maggior parte delle volte sono i genitori a condividere le proprie foto di famiglia su internet. Toyah Diebel, cyberattivista, ritiene che a spingerli sia soprattutto l’orgoglio: «Tutti i genitori pensano che i loro figli siano particolarmente belli, teneri e talentuosi. Pubblicare delle foto su internet permette loro di provarlo».
In materia di condivisione di foto di famiglia su internet, i casi di incomprensioni intergenerazionali non sono rari: «I genitori pensano a volte, a torto, di poter fare ciò che vogliono con le foto dei loro figli», dichiara Kristin Langer. «I diritti legati alle immagini valgono per tutti, a partire dalla nascita in linea di principio».
I genitori devono sempre ricordare che stanno decidendo per i loro figli, per lo meno finché questi non sono in grado di farlo da soli.
Quali sono le possibili conseguenze, se un giovane trova online delle sue foto per le quali non ha concesso autorizzazione alla pubblicazione? «Tra di loro può emergere un vivo sentimento di vergogna, legato alla domanda: “Chi potrebbe vederle?”», continua Langer.
L’importanza dell’empatia e della comunicazione
«La pubblicazione d’immagini deve essere discussa in famiglia», afferma Friederike von Gross, direttrice generale della Gesellschaft für Medienpädagogik und Kommunikationskultur (GMK). Una buona gestione della questione si basa su due pilastri: l’empatia e la comunicazione.
L’empatia è essenziale soprattutto per i più piccoli che non sanno ancora cosa si nasconde dietro internet. Se i loro genitori vogliono assolutamente condividere una foto, devono farlo con prudenza. I momenti personali o intimi – bambini poco vestiti o in lacrime – dovrebbero trovare il loro posto prima di tutto nel tradizionale album di famiglia.
Prendere in considerazione l’eventuale portata delle foto
È cruciale che i genitori prendano coscienza del modo in cui una foto può circolare su internet. Friederike von Gross consiglia di mettersi al posto dei potenziali spettatori: «La foto di un bambino che lecca il suo gelato alla fragola più risultare semplicemente tenera per i propri genitori… ma per altri può avere un effetto erotico».
È possibile mettere al sicuro le foto dei bambini su internet: «Mostrandoli ad esempio di spalle o coprendo i loro volti con delle emoticon: in questo modo le loro vite private sono protette», spiega la direttrice della GMK.
Chiedere il permesso ai figli prima di pubblicare
Con i figli più grandi, la comunicazione assume un ruolo più importante. Gli specialisti consigliano di iniziare i bambini ai social network a partire dalle elementari e di chiedere loro se hanno qualcosa in contrario alla condivisione di loro immagini. Gli adulti devono mostrare l’esempio: «Quando i bambini affermano che i loro genitori “pubblicano qualsiasi foto senza chiedermi prima il permesso”, ci sono buone possibilità che anche loro facciano lo stesso in seguito», aggiunge von Gross.
Da entrambe le parti – genitori come figli – si deve apprendere a chiedere il parere altrui e sapere che non ci si può in alcun modo disinteressare di un «no». In caso di conflitti, genitori e figli possono anche firmare un accordo.
«In tal modo, tutti possono comunicare cosa vogliono (e cosa non vogliono) che si veda di loro su internet», conclude Langer.