In campeggio sul terrazzo dell’hotel di lusso zurighese «Widder»: una tenda trasparente a forma di bolla con un letto matrimoniale, numerosi cuscini,…
… due comodini e delle ciabatte. Da notare anche che gli adulti riescono a stare in piedi nella tenda.
Salendo sul terrazzo, tornano alla mente...
...vecchi ricordi di navicelle spaziali.
«Ho sempre voluto trascorrere le vacanze nella mia città», afferma il giornalista di «Bluewin» Bruno Bötschi prima di andare a dormire e…
… immergersi nei suoi sogni all'interno della tenda-bolla.
La tenda offre, di giorno come…
… di notte, una vista eccezionale.
In campeggio sul terrazzo dell’hotel di lusso zurighese «Widder»: una tenda trasparente a forma di bolla con un letto matrimoniale, numerosi cuscini,…
… due comodini e delle ciabatte. Da notare anche che gli adulti riescono a stare in piedi nella tenda.
Salendo sul terrazzo, tornano alla mente...
...vecchi ricordi di navicelle spaziali.
«Ho sempre voluto trascorrere le vacanze nella mia città», afferma il giornalista di «Bluewin» Bruno Bötschi prima di andare a dormire e…
… immergersi nei suoi sogni all'interno della tenda-bolla.
La tenda offre, di giorno come…
… di notte, una vista eccezionale.
Da poco è possibile soggiornare in una tenda trasparente sul terrazzo di un hotel di lusso di Zurigo. Per i visitatori che amano contemplare le stelle apprezzando al contempo un certo agio, questa offerta sembra fatta su misura. Ecco com’è andata.
Il cielo di Zurigo mi ha fatto da tetto la notte scorsa. Il mio letto si trovava in una tenda-bolla, tonda e trasparente, installata sulla terrazza all’ultimo piano del «Widden». E così tutta la città di Zurigo è stata ai miei piedi.
L’hotel situato a Rennweg partecipa quest’anno all’iniziativa estiva lanciata dall’organizzazione di promozione turistica Svizzera Turismo (ST). Battezzato «Million Stars Hotel», il progetto ha messo assieme più di 50 camere d’albergo insolite o particolarmente spettacolari, disseminate in tutta la Svizzera: da una piccola capanna «Tiny House» ad una camera a forma di alveare, fino ad una tenda sugli alberi. «L’obiettivo è anche di mostrare agli svizzeri alcune regioni meno conosciute turisticamente», ha dichiarato il direttore di ST, Martin Nydegger.
Va detto che il sottoscritto conosce bene Zurigo, direi anche molto bene, visto che abito qui da quasi 20 anni. Nonostante ciò, era da parecchio che avevo intenzione di passare un giorno di vacanza nella mia città. Trovo che ci siano poche cose altrettanto rilassanti. Non è necessario un tragitto di un’ora: mi bastano meno di dieci minuti in bicicletta, viaggiando leggero, per arrivare a destinazione.
L’ascensore in vetro mi trasporta al sesto piano. Salgo ancora qualche gradino ed eccomi già davanti alla porta della suite penthouse. Dietro di essa mi aspetta il lusso allo stato puro (altre informazioni più in basso), e un piano più su, la terrazza e la tenda-bolla con un letto matrimoniale, numerosi cuscini, due comodini e delle ciabatte. Da notare anche che gli adulti riescono a stare in piedi nella tenda.
Cominciano le mie mini-vacanze
La vista è spettacolare: sembra di poter toccare le torri delle chiese di San Pietro, di Fraumünster e di Grossmünster. Un po’ più in là, alcune vele solcano il lago di Zurigo. Scopro due leprotti che danzano dipinti su un comignolo. A sinistra si stagliano la cupola dell’università e l’edificio del Politecnico federale di Zurigo (ETHZ); a destra la cima del monte Uetliberg. Le Alpi sembrano annegare all’orizzonte nella nebbia. Le mie mini-vacanze sono cominciate.
Ordino un mojito con servizio in camera e mi godo per qualche istante la vista che si allunga sui tetti di Zurigo. Quindi vado a fare due passi nella città vecchia, proprio come fanno i turisti. Assaporo un Wiener Backhendl (pollo fritto alla viennese) accompagnato da un’insalata di patate ai cetrioli al Ristorante Kindli. Semplicemente una meraviglia!
Tornato al «Widder», passo in rassegna i diversi confort che offre la mia suite: un salone con due divani in pelle bianca, un tavolo di vetro, un minibar, una macchina del caffè e diversi giochi, una camera da letto, un bagno e un altro con WC, doccia e vasca. Come spiegato in precedenza: il lusso allo stato puro.
Conclusione: definitivamente dipendente
Dal momento che non si è mai completamente certi di essere risparmiati dalla pioggia in Svizzera, i clienti del «Widder» hanno la possibilità di scegliere il luogo nel quale alla fine vogliono dormire: nella tenda al piano di sopra o nella camera da letto al piano di sotto.
Provo entrambe le alternative: dapprima contemplo le stelle sul terrazzo (mi sembra di essere un astronauta) e ammiro l’alba dietro l’Uetiberg, prima di sonnecchiare ancora un po’ nella suite al piano di sotto. Suppongo che faccia così la maggior parte della clientela, dal momento che quando le campane delle chiese di Zurigo cominciano a suonare, non più tardi delle sette di mattina, la calma della notte svanisce definitivamente sul terrazzo per le persone dal sonno leggero.
Le mie mini-vacanze, purtroppo, arrivano già dopo la fine della colazione (raccomando le uova alla benedettina). Può darsi tuttavia che decida di tornare di nuovo al «Widder» nelle prossime settimane. Sono diventato infatti completamente dipendente dalle vacanze nella mia città.
Il costo di una notte nella Bubblesuite dell’Hotel Widder a Zurigo è di 590 franchi per due persone (colazione inclusa). Circa 50 camere d’albergo «mille stelle» possono essere prenotate fino alla fine di ottobre del 2020, in funzione dell’altitudine e delle «condizioni outdoor» che presentano. Potete trovare maggiori informazioni cliccando qui.
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