La guerra a Gaza Attentato di Hamas a Gerusalemme, la tregua in bilico

SDA

30.11.2023 - 21:48

Il luogo dell'attacco a Gerusalemme rivendicato da Hamas.
Il luogo dell'attacco a Gerusalemme rivendicato da Hamas.
Keystone

Hamas è tornata a colpire Israele con un attacco a Gerusalemme mentre è proseguito per il settimo giorno di tregua il rilascio con il contagocce degli ostaggi rapiti dai miliziani.

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Uno stillicidio di liberazioni, sempre più a piccoli gruppi e diluite nell'arco della giornata, che amplia ogni ora che passa l'ansia delle famiglie in attesa dell'unica buona notizia.

La proroga di altre 24 ore del cessate il fuoco è arrivata quasi allo scadere e solo dopo che Israele ha visionato e accettato la lista di altri 10 nomi di ostaggi da liberare in cambio del rilascio di 30 detenuti palestinesi dalle carceri israeliane.

Ma sul tentativo di raggiungere un nuovo un accordo in extremis per prolungare la tregua di almeno altri due giorni – come auspicano Qatar ed Egitto impegnati nelle trattative, e su cui preme anche il segretario di Stato americano Antony Blinken in visita in Israele – è piombato il nuovo attentato di Hamas a Gerusalemme, il più grave dal massacro del 7 ottobre.

Due assalitori armati sono scesi da un'auto a una fermata del bus alle porte della città e hanno aperto il fuoco sulle persone in attesa, uccidendo tre civili: le vittime sono il rabbino Elimelech Wasserman, 73 anni, decano del tribunale rabbinico di Ashdod, Hanna Ifergan, di 67, preside di una scuola femminile, e una giovane insegnante, Livia Dickman, 24 anni, incinta. Altre 13 persone sono rimaste ferite, due in gravi condizioni. I due uomini sono poi risaliti in macchina nel tentativo di fuggire, ma sono stati uccisi sul posto dai militari e da un civile armato. Hamas ha rivendicato l'azione, invocando «un'escalation della resistenza» contro Israele.

Un altro attacco è stato compiuto a Beqaot, nella valle del Giordano, dove un'auto si è lanciata contro due militari israeliani, rimasti feriti. Il conducente palestinese è stato «neutralizzato», ha fatto sapere il portavoce dell'esercito israeliano.

I due attacchi hanno dato l'occasione al premier israeliano Benyamin Netanyahu per ribadire che la guerra continuerà fino alla distruzione del nemico: «Questo è lo stesso Hamas che ha compiuto il terribile massacro del 7 ottobre e lo stesso Hamas che cerca di ucciderci ovunque. Noi continueremo questa guerra fino a quando raggiungeremo i nostri scopi».