GovernoCrimini: più informazioni dal DNA per gli inquirenti
mh, ats
4.12.2020 - 14:57
Dal DNA rinvenuto sul luogo di un crimine gli inquirenti potranno risalire non più solo al sesso di una persona, ma anche ad altre caratteristiche fisiche visibili, come il colore dei capelli e degli occhi. Il Consiglio federale ha trasmesso oggi al parlamento una modifica in tal senso della legge sui profili del DNA, con l'obiettivo di incrementare la sicurezza della popolazione.
Questo metodo forense, noto come fenotipizzazione, assieme alle informazioni raccolte da testimoni, permetterà di concentrare le indagini più rapidamente, restringere la cerchia di potenziali autori e scagionare nel contempo le persone estranee ai fatti, rileva il Governo in una nota. È uno strumento già usato con successo in diversi Paesi, dove ha contribuito a risolvere numerosi reati.
Nella legge viene definito un elenco esaustivo delle caratteristiche che potranno essere analizzate, come il colore degli occhi, dei capelli e della pelle, la possibile discendenza biogeografica e l'età. In questo il Consiglio federale tiene conto dei riscontri espressi in sede di consultazione, e aggiunge che in futuro potrà definire ulteriori caratteristiche fisiche se il loro valore predittivo sarà ritenuto affidabile.
Il progetto, che consente di adeguare la legislazione ai progressi scientifici, nasce da una mozione dell'ex consigliere nazionale Albert Vitali (PLR/LU), morto lo scorso giugno, intitolata «Nessuna protezione per gli assassini e gli stupratori».
Solo per crimini
Il risultato della analisi potrà essere utilizzato unicamente per le indagini relative a uno specifico caso e non verrà registrato nella banca dati sui profili del DNA, viene sottolineato.
Il metodo sarà impiegato per far luce su crimini, quindi sui reati puniti con una pena detentiva massima superiore a tre anni, come gli stupri o gli omicidi. Non vi si potrà far ricorso nel caso di delitti come il danneggiamento. La fenotipizzazione dovrà inoltre essere disposta dal pubblico ministero.
Legami di parentela
La presente modifica di legge sancisce anche in modo esplicito la cosiddetta ricerca dei legami di parentela. Quando una traccia di DNA non troverà corrispondenza nella banca dati e tutti gli altri metodi investigativi saranno rimasti infruttuosi, la ricerca dei legami di parentela offrirà un'ulteriore possibilità per identificare la persona all'origine della traccia messa al sicuro.
Se la ricerca produrrà una corrispondenza nella banca dati, il donatore della traccia verrà cercato all'interno della cerchia dei parenti della persona già registrata. Sancendo questi principi nella legge, il Consiglio federale attua la giurisprudenza del Tribunale penale federale (TPF).
Conservazione e cancellazione
Altro aspetto da prendere in considerazione è la semplificazione delle procedure di cancellazione dei profili del DNA, che oggi richiede un notevole onere amministrativo. In futuro la durata di conservazione sarà fissata una sola volta all'interno della pertinente sentenza. Soltanto in caso di internamento e di misure terapeutiche i termini di cancellazione continueranno a dipendere dall'esecuzione della sanzione.