Governo CF: cure ambulatoriali, nuova struttura tariffale dal 2026

cp, ats

19.6.2024 - 15:43

La "ministra" della sanità, Elisabeth Baume-Schneider ha annunciato oggi l'entrata in vigore del TARDOC per il 2026.
La "ministra" della sanità, Elisabeth Baume-Schneider ha annunciato oggi l'entrata in vigore del TARDOC per il 2026.
Keystone

Ormai considerate obsolete, le tariffe per le cure ambulatoriali in vigore dal 2004 (TARMED) saranno sostituite da inizio 2026 dalla nuova struttura tariffale per singola prestazione TARDOC e da una struttura tariffale con importi forfettari.

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«Dopo anni di blocchi fra i partner tariffali finalmente con la decisione odierna è stato fatto un passo in avanti importante», ha dichiarato davanti ai media la «ministra» della sanità, Elisabeth Baume-Schneider, che ha parlato di importanti progressi compiuti negli ultimi anni e del desiderio del parlamento di vedere introdotti al più presto i forfait per le cure ambulatoriali da cui si attendono importanti risparmi.

«Sia il TARDOC che gli importi forfettari sono due elementi essenziali che determinano quanto le assicurazioni devono rimborsare a dottori e ospedali, sia che si tratti di una semplice consultazione dal medico di famiglia, sia che si tratti di un'artroscopia o una colonscopia», ha sottolineato Baume-Schneider, che ha parlato di un volume di prestazioni pari a 13 miliardi di franchi l'anno, ossia un quarto del totale.

Tuttavia, tale approvazione è solo parziale, ha tenuto a precisare la «ministra» giurassiana giacché, rispetto alle proposte avanzate dai partner tariffali (assicuratori malattia e medici/ospedali), sarà necessario eseguire adeguamenti per coordinare le due strutture tariffali, sviluppate separatamente.

Rispettare la neutralità dei costi

A causa dello sviluppo separato, le due strutture tariffali richiedono infatti un migliore coordinamento, in particolare per quanto concerne la neutralità dei costi al fine di evitare spese aggiuntive ingiustificate, ha sottolineato la consigliera federale. Alcune tariffe verranno alzate e altre abbassate, ha sottolineato Baume-Schneider, tenendo conto dell'evoluzione della medicina negli ultimi anni.

Anche a livello degli importi forfettari è necessario apportare adeguamenti, ha aggiunto Baume-Schneider. Poiché il loro calcolo si fonda attualmente su dati provenienti unicamente dagli ospedali non è detto tali informazioni siano rappresentative anche per gli studi medici. Il Consiglio federale chiede pertanto che, in un primo momento, l'utilizzo degli importi forfettari negli studi medici venga nettamente ridotto. H+ e Santésuisse vorrebbero che almeno il 20% dei costi negli studi medici venga rimborsato mediante forfait, ha rammentato la «ministra» della sanità.

C'è ancora del lavoro da fare

Per poter far entrare in vigore le nuove tariffe, il Consiglio federale ha sviluppato per i partner tariffali un elenco preciso di criteri da rispettare, ha specificato la consigliera federale. A tale riguardo, la nuova Organizzazione tariffe mediche ambulatoriali (OTMA SA), che raggruppa i fornitori di prestazioni e gli assicuratori-malattie, avrà il compito di condurre i lavori necessari e guidare il coordinamento fra i diversi attori.

Per poter introdurre simultaneamente TARDOC e gli importi forfettari alla data prevista, i partner tariffali dovranno sottoporre al Governo un contratto di attuazione entro il 1° novembre 2024. Se non dovessero riuscirci, sarà il Consiglio federale a stabilire le norme di coordinamento affinché le due strutture possano entrare in vigore, ha concluso Baume-Schneider.