GovernoCF: dipartimenti, decisione consensuale in un clima costruttivo
cp, ats
8.12.2022 - 17:50
Dopo due ore di discussioni è stato possibile trovare una soluzione consensuale circa la ripartizione dei dipartimenti che tenesse conto degli interessi e desideri di ciascuno, ma anche che garantisse la necessaria continuità vista l'instabilità geopolitica attuale.
08.12.2022, 17:50
08.12.2022, 17:51
SDA
Queste le considerazioni del presidente della Confederazione, Ignazio Cassis ai media, dopo l'incontro informale di oggi del governo – «tenutosi in un atmosfera costruttiva» – conclusosi con la decisione di affidare alla consigliera federale Karin Keller-Sutter (PLR) il Dipartimento delle finanze (DFF) lasciato libero da Ueli Maurer (UDC), il Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) di Simonetta Sommaruga (PS) al neo eletto Albert Rösti (UDC) e il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), occupato per quattro anni proprio da Keller-Sutter, alla giurassiana Elisabeth Baume-Schneider (PS).
Ignazio Cassis, che ha poi spiegato l'assenza di Rösti e Baume-Schneider per rispetto a Maurer e Sommaruga ancora in carica fino al 31 dicembre, si è detto contento del fatto che la suddivisione dei compiti si sia fatta di comune accordo e del fatto che tutti non vedano l'ora di mettersi all'opera per affrontare le sfide che attendono il Paese.
Nessuna prova di forza insomma all'interno del collegio. Non c'è stato alcun voto, ha spiegato Cassis rispondendo alla domanda di un giornalista. A detta del «ministro» degli esteri, si è scelto sulla base senz'altro delle competenze di ciascuno, anche se il desiderio di continuità ha svolto un ruolo decisivo. Parlando di competenze, Cassis ha anche affermato che Rösti ha le capacità e l'esperienza per rilevare il DATEC, visto che per 11 anni ha lavorato nella commissione competente e da 30 anni di occupa di problemi energetici. La sua formazione come ingegnere ambientale e l'esperienza nel settore hanno pesato nella decisione del governo, ha aggiunto il Ticinese.
L'unica «ministra» dell'attuale governo che ha deciso di cambiare, presente accanto a Cassis, Karin Keller-Sutter, ha voluto ringraziare il collegio per averle dato la possibilità di riprendere in mano le finanze in un momento complicato, dopo il gran lavoro fatto da Ueli Maurer. Un compito difficile, per il quale ho grande rispetto, ha precisato davanti ai media la sangallese, che ci porrà davanti a numerose sfide che ci obbligheranno a prendere decisioni anche dure in tempi brevi.
Keller-Sutter, che ha detto di volersi prendere del tempo per studiare a fondo i dossier, ha giustificato la scelta delle finanze anche col desiderio di dare continuità all'azione di governo in questo settore in un momento delicato per il Paese. Per poter affrontare il futuro – in particolare i deficit che si annunciano dopo anni di vacche «grasse», n.d.r. – avrò bisogno del sostegno dei miei colleghi ma anche dei cantoni, come dimostra la riforma sulla tassazione delle multinazionali o l'imposizione individuale dei coniugi.
A proposito di bilanci in rosso, Keller-Sutter ha affermato di non avere in mano la soluzione miracolo, anche perché bisognerà attendere le decisioni del parlamento circa l'iniziativa PS per premi moderati e il progetto di aumentare le deduzioni per i premi dall'Imposta federale diretta. Solo fra qualche mese insomma si potranno fare previsioni sul preventivo 2024 che dovrebbe ancora rispettare il freno all'indebitamento, ha aggiunto la «ministra» liberale-radicale. In ogni caso, tale imperativo costituzionale sarà difficile da far rispettare nel 2025 e 2026, ha spiegato, accennando anche ai mancati versamenti della Banca nazionale svizzera
La cooperazione con i Cantoni, indispensabile secondo la ministra PLR tenuto conto della sovrapposizione delle competenze con la Confederazione, è stata importante anche durante i quattro anni trascorsi al DFGP, specie dopo la guerra di aggressione contro l'Ucraina da parte della Russia che ha provocato un massiccio esodo di popolazione verso i Paesi Ue, e anche la Svizzera. Per la prima volta, ha ricordato, la Confederazione, in coordinamento con l'Ue, ha fatto ricorso allo statuto S per i rifugiati, una soluzione che ha consentito al nostro sistema d'asilo di non implodere.
Karin Keller-Sutter ha giudicato gli anni trascorsi al DFGP come importanti e formativi, durante i quali sono stati anche ottenuti diversi successi, come il «no» alle urne all'iniziativa UDC della limitazione che ha permesso di salvare la libera circolazione delle persone, o l'impegno della Svizzera per rimanere aggrappati agli accordi di Schengen e Dublino. Si tratta di elementi importanti per la nostra piazza economica e in generale per il Paese, ha sottolineato la consigliera federale. Keller-Sutter ha ricordato anche la riforma del diritto societario, la prima dopo 30 anni, che non è solo l'iscrizione nei codici della responsabilità delle imprese, ma ha anche un effetto sulla prosperità del Paese.
Keller-Sutter ha rammentato anche i cantieri aperti, sebbene ben avviati, come la nuova identità elettronica – tema sul quale il governo ha dovuto rimettersi al lavoro dopo il «no» popolare – ma anche l'impegno profuso nella lotta al terrorismo e contro la violenza domestica, «una tema che mi sta particolarmente a cuore».
Rallegrandosi del nuovo compito che l'attende, Keller-Sutter ha voluto anche ringraziare tutti i collaboratori che hanno lavorato con lei per il sostegno e la lealtà dimostrata nel corso dei quattro anni trascorsi alla testa del DFGP.
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