Consiglio nazionale CN: iniziativa per pensione a 66 anni, serve controprogetto

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5.6.2023 - 21:34

Il consigliere nazionale Andri Silberschmidt (PLR/ZH) durante il dibattito odierno.
Il consigliere nazionale Andri Silberschmidt (PLR/ZH) durante il dibattito odierno.
Keystone

La commissione preparatoria del Consiglio nazionale deve presentare un controprogetto indiretto all'iniziativa «Per una previdenza vecchiaia sicura e sostenibile (Iniziativa sulle pensioni)», così da prevedere un freno all'indebitamento per l'AVS.

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Lo ha deciso oggi di misura – 93 voti a 92 e un'astensione – la Camera del popolo.

Lo scopo dell'iniziativa presentata dai giovani PLR, bocciata dagli Stati lo scorso mese di marzo, è migliorare la situazione finanziaria dell'AVS. Stando alla proposta di modifica costituzionale, l'età di pensionamento – attualmente fissata a 65 anni per tutti dopo la riforma AVS 21 adottata dal popolo nel settembre 2022 – dovrebbe venir innalzata a tappe di due mesi all'anno per entrambi i sessi, fino ad arrivare ai 66 anni nel 2032.

In seguito, dovrebbe automaticamente aumentare di 0,8 mesi per ogni mese di aspettativa di vita supplementare. In base alle previsioni attuali, i promotori stimano che l'età pensionabile salirà a 67 anni nel 2043 e a 68 nel 2056.

Oggi in aula, dopo quasi cinque ore di dibattiti che lasciavano presagire un semplice rifiuto secco al testo, l'UDC ha cambiato posizione, sostenendo PLR e Verdi liberali nel loro tentativo di proporre un controprogetto. In due tempi (la prima votazione, che aveva visto prevalere il «no» grazie al voto decisivo del presidente del Nazionale Martin Candinas (Centro/GR), è stata annullata dopo una mozione d'ordine a causa dell'assenza di alcuni consiglieri nazionali), questa soluzione ha dunque prevalso al fotofinish. Il dossier viene così rinviato alla Commissione della sicurezza sociale e della sanità.

Iniziativa inopportuna

Al netto del colpo di scena finale, gran parte dei deputati intervenuti durante la lunga discussione hanno ritenuto inopportuno tornare parlare di un nuovo innalzamento dell'età pensionabile solo pochi mesi dopo l'approvazione del progetto AVS, anche se il finanziamento a lungo termine dell'assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti non è garantito. In aula è stato poi ricordato che, su mandato del Parlamento, il Consiglio federale dovrà già adottare entro fine 2026 una nuova riforma, con la quale poter elaborare una soluzione equilibrata comprendente diverse misure.

«Altri aumenti dell'età pensionabile non sono né consoni né realistici», ha detto la relatrice commissionale Barbara Gysi (PS/SG). «C'è un grave problema di timing, non si possono richiedere ulteriori sacrifici che rischiano di irritare la popolazione», le ha dato man forte, sempre a nome della commissione preparatoria, Benjamin Roduit (Centro/VS).

PLR isolato

Come prevedibile, i liberali radicali si sono ritrovati isolati nel sostegno all'iniziativa, che Philippe Nantermod (PLR/VS) ha definito «ragionevole e responsabile: bisogna avere il coraggio di votarla. L'AVS sta per fallire». Il vallesano ha inoltre sottolineato che diversi Paesi europei prevedono a loro volta di incrementare l'età per la pensione.

«Se non facciamo niente, chi ha meno di 65 anni corre il rischio di non poter ricevere alcuna rendita», ha avvertito Andri Silberschmidt (PLR/ZH). «Per ora la politica ha messo solo cerotti per 5-6 anni, senza risolvere davvero il problema», lo ha appoggiato Alex Farinelli (PLR/TI), secondo cui in futuro «mancheranno centinaia di miliardi di franchi».

Sorpresa finale

Quando tutto sembrava portare a una chiara bocciatura dell'iniziativa senza proposte alternative, ecco la sorpresa targata UDC, con i democentristi che hanno infine deciso di far fonte comune con PLR e Verdi liberali in favore dell'elaborazione di un controprogetto indiretto che preveda l'introduzione di un freno all'indebitamento del primo pilastro, lasciando di stucco sinistra e Centro. «Il finanziamento delle rendite dei baby boomer è problematico. La solidarietà fra generazioni non è più garantita», ha motivato Melanie Mettler (PVL/BE).

La Camera del popolo si pronuncerà formalmente sull'iniziativa e sul futuro controprogetto durante una delle prossime sessioni.