Politica Crisi alimentare globale: rinunciare al bio, CEO Syngenta

ats

8.5.2022 - 09:41

Erik Fyrwald, CEO di Syngenta
Erik Fyrwald, CEO di Syngenta
Keystone

Di fronte alla minaccia di una crisi alimentare globale, è necessario rinunciare all'agricoltura biologica. Lo sostiene Erik Fyrwald, CEO del colosso agrochimico basilese Syngenta.

Keystone-SDA, ats

Secondo Fyrwald i paesi ricchi hanno l'obbligo di aumentare la loro produzione agricola per evitare una catastrofe mondiale.

Le rese dell'agricoltura biologica possono essere inferiori fino al 50% a seconda del prodotto, afferma Fyrwald sulle colonne della NZZ am Sonntag. Per il CEO di Syngenta – gruppo specializzato, tra le altre cose, nella produzione di prodotti fitosanitari e sementi – «la conseguenza indiretta è che le persone muoiono di fame in Africa, perché noi mangiamo sempre più prodotti bio».

L'agricoltura biologica favorisce il consumo di terra, perché richiede superfici più grandi. Danneggia anche il clima, poiché i campi vengono solitamente arati, il che aumenta le emissioni di CO2, sostiene ancora Fyrwald.

Malgrado Syngenta produca pesticidi e sementi geneticamente modificate, Fyrwald afferma di non opporsi all'agricoltura biologica per favorire gli interessi di Syngenta, gruppo rilevato nel 2017 dal gigante cinese ChemChina. Il settore realizza infatti alti profitti con i prodotti bio, poiché i consumatori sono pronti a pagare molto per questo, fa notare il CEO.