Mercato del lavoro Disoccupazione in aumento, in dicembre a massimi da un anno e mezzo

hm, ats

9.1.2024 - 09:45

Malgrado la penuria di manodopera oltre 100'000 persone sono disoccupate.
Malgrado la penuria di manodopera oltre 100'000 persone sono disoccupate.
Keystone

Si conferma la tendenza a un aumento della disoccupazione in Svizzera, seppur in misura moderata: in dicembre il tasso dei senza lavoro si è attestato al 2,3%, a fronte del 2,1% di novembre e al 2,0% dei tre mesi precedenti. È il valore più alto dall'aprile del 2022.

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Per l'insieme del 2023 la quota è risultata del 2,0%, contro il 2,2% dell'anno prima e valore più basso dal 2001.

Stando ai dati diffusi oggi dalla Segreteria di Stato dell'economia (Seco) in cifre assolute alla fine del dodicesimo mese dell'anno appena trascorso il numero dei disoccupati iscritti agli uffici regionali di collocamento (URC) è salito a 106'859: per ritrovare un numero più elevato bisogna risalire al marzo 2022. A titolo di confronto, nel momento più critico della pandemia (gennaio 2021) erano stati registrati 170'000 senza lavoro, con un tasso al 3,7%.

Va sottolineato come i dati sulla disoccupazione non tengano conto di coloro che hanno esaurito il diritto a ricevere le prestazioni e che ad esempio vivono di risparmi o si trovano a beneficio dell'assistenza. Gli indicatori si basano inoltre sulle persone effettivamente iscritte all'URC: la definizione di disoccupato è quindi diversa da quella dell'Ufficio internazionale del lavoro (ILO), che opera attraverso sondaggi. Stando all'ILO la disoccupazione in Svizzera nel terzo trimestre (ultimo dato disponibile) era al 4,2%.

Tornando alle valutazioni della Seco, in Ticino in dicembre il tasso di disoccupazione si è attestato al 2,9% (+0,2 punti rispetto a novembre, +0,1 su base annua), nei Grigioni all'1,2% (nessuna variazione e +0,1). In termini assoluti, da Airolo a Chiasso si contano 4748 disoccupati (+248 mensile, -91 annuo), mentre nel cantone con capoluogo Coira la cifra è di 1276 (+28 e +116).

La Seco mette peraltro oggi l'accento sul bilancio dell'intero anno a livello nazionale. Per effetto del rallentamento congiunturale, nel 2023 la disoccupazione ha continuato a diminuire solo nei primi mesi dell'anno: da allora è leggermente aumentata. I disoccupati sono stati 93'536 in media annua, anche in questo caso cifra più contenuta dal 2001.

Nonostante il lieve calo della domanda di forza lavoro, molte aziende continuano però a segnalare difficoltà nel reclutamento di lavoratori qualificati. Agli occhi dei funzionari bernesi le cause strutturali di tale carenza rimangono rilevanti: ad esempio, attualmente in Svizzera le persone che escono dal mercato del lavoro in seguito a pensionamento sono più numerose di quelle che vi entrano.

La Seco dà anche un consiglio che appare di natura politica: «Per garantire un'elevata partecipazione della forza lavoro sono necessarie condizioni quadro positive, che permettano ai lavoratori di adattarsi alle mutevoli condizioni del mercato del lavoro e di mantenere la motivazione a offrire i propri servizi», si legge nel comunicato odierno.

Dal lato finanziario le casse della disoccupazione sembrano stare bene: secondo le stime attuali il fondo di compensazione dell'assicurazione contro la disoccupazione chiuderà l'esercizio 2023 con 9,2 miliardi di franchi di entrate e 6,4 miliardi di franchi di uscite, cioè con un'eccedenza di 2,8 miliardi di franchi.