Giustizia Floyd: l'ex agente Chauvin condannato per omicidio

SDA

21.4.2021 - 07:39

Il processo per la morte di George Floyd a Minneapolis il 25 maggio del 2020 si è concluso con un verdetto di condanna per omicidio per l'ex agente di polizia Derek Chauvin, che ora rischia fino a 40 anni di carcere.
Il processo per la morte di George Floyd a Minneapolis il 25 maggio del 2020 si è concluso con un verdetto di condanna per omicidio per l'ex agente di polizia Derek Chauvin, che ora rischia fino a 40 anni di carcere.
Keystone

Il processo per la morte di George Floyd a Minneapolis il 25 maggio del 2020 si è concluso ieri con un verdetto di condanna per omicidio per l'ex agente di polizia Derek Chauvin.

La giuria lo ha ritenuto colpevole per tutti e tre i capi di accusa: omicidio colposo, omicidio di secondo grado preterintenzionale e omicidio di terzo grado. Derek Chauvin ora rischia fino a 40 anni di carcere.

La lettura del verdetto da parte del giudice è stata accolta da un'ovazione e dalle scene di esultanza da parte delle centinaia e centinaia di persone radunatesi davanti alla sede del tribunale di Minneapolis in attesa della decisione. E la tensione si è subito sciolta in un grande applauso e in urla di gioia.

Sembrano scongiurati dunque i rischi di disordini, non solo a Minnepolis ma anche in diverse altre città americane. E la grande paura si è presto trasformata in una grande festa, da Minneapolis a Times Square, da Washington a Los Angeles e Chicago.

Derek Chauvin, che ha ascoltato il verdetto accanto al suo avvocato, ora rischia fino a 40 anni di carcere. Anche se con le attenuanti e per l'assenza di precedenti la pena potrebbe essere più leggera. Per conoscere la sua entità bisognerà probabilmente attendere diverse settimane, forse otto. Intanto l'ex agente va in cella, dopo essere rimasto finora a piede libero su pagamenti di cauzione. Così Chauvin ha lasciato l'aula del tribunale in manette.

L'avvocato della famiglia Floyd ha accolto la sentenza di colpevolezza nei confronti dell'ex agente di polizia definendola «una svolta storica».

«Il verdetto di oggi è un importante passo in avanti per la giustizia in Minnesota. Il processo si è chiuso ma il nostro lavoro è solo all'inizio», ha affermato dal canto suo il governatore del Minnesota, Tim Waltz, commentando il verdetto su Derek Chauvin per la morte di George Floyd.

La sentenza costituisce infatti una pietra miliare nella lunga storia di battaglie contro la violenza della polizia americana, soprattutto nei confronti delle comunità afroamericana ed ispanica, ed è destinata a creare un precedente storico anche in vista di tanti altri processi. Senza contare che la decisione potrebbe accelerare una riforma della polizia, a livello federale e a livello locale, attesa da lungo tempo negli Stati Uniti.

Intanto Intanto il presidente Joe Biden ha parlato alla nazione americana. «Oggi abbiamo compiuto un passo avanti contro il razzismo sistemico che è una macchia per l'anima del nostro Paese», ha detto in diretta tv e commentando la sentenza.

«Oggi è stato compiuto un passo da giganti nella marcia verso la giustizia in America», ha aggiunto Biden, che ha definito la morte di George Floyd come «un omicidio alla luce del giorno». Per il presidente americano però bisogna fare molto di più, anche se la decisione odierna può rappresentare «un cambiamento significativo».

«Questo deve essere un momento di vero cambiamento. George Floyd ha implorato 'non posso respirare, non posso respirare'. Non possiamo lasciare che queste parole muoiano con lui»: ha anche detto commosso Joe Biden. «Ai figli di George dobbiamo dire: 'Papà ha cambiato il mondo'».

Il presidente degli USA ha poi lanciato agli americani un appello all'unità a ad evitare la violenza.