Caso Epstein Ghislaine Maxwell si dichiara non colpevole

ATS

14.7.2020 - 19:51

Ghislaine Maxwell, la donna accusata di essere la complice del finanziere pedofilo Jeffrey Epstein, si è dichiarata non colpevole (foto d'archivio)
Ghislaine Maxwell, la donna accusata di essere la complice del finanziere pedofilo Jeffrey Epstein, si è dichiarata non colpevole (foto d'archivio)
Source: KEYSTONE/AP/Chris Ison

Ghislaine Maxwell, la donna accusata di essere la complice del finanziere pedofilo Jeffrey Epstein e arrestata il 2 luglio, si è presentata per la prima volta davanti a un giudice di Manhattan e si è dichiarata non colpevole, chiedendo la scarcerazione. Rischia fino a 35 anni di carcere.

La donna ha negato di aver commesso reati sessuali. È accusata tra l'altro di adescamento di minori finalizzato allo sfruttamento sessuale e di falsa testimonianza.

Quando gli uomini dell'Fbi il 2 luglio hanno bussato alla sua porta, Ghislaine Maxwell, lungi dal collaborare, ha cercato di sottrarsi fino all'ultimo al suo destino.

Ha provato in tutti i modi a fuggire

Ha provato in tutti i modi a fuggire, poi a nascondersi, chiudendosi a chiave in una stanza della sua villa nel bosco di Bradford, l'esclusiva località del New Hampshire dove si era rifugiata da occhi indiscreti.

Le manette sono scattate solo quando gli agenti hanno fatto irruzione nel locale: su un tavolo un telefono cellulare avvolto nella carta stagnola, maldestro tentativo di non essere intercettata e individuata.

I dettagli dell'arresto della complice di Jeffrey Epstein, il finanziere newyorchese pedofilo morto suicida in cella, emergono dalle carte presentate dai procuratori al giudice di Manhattan davanti al quale Ghislaine, collegata in videoconferenza, si è dichiarata non colpevole.

È accusata di reati gravissimi

Aspetto dimesso, voce roca, l'ex regina della vita mondana ha negato di essere coinvolta in abusi sessuali e ha chiesto quindi di essere scarcerata dietro cauzione.

Sta al magistrato ora decidere se accogliere o respingere la richiesta, oppure se mettere la donna agli arresti domiciliari, visto il rischio contagio nel supercarcere federale di Brooklyn, dove è reclusa accusata di reati gravissimi: tra questi adescamento di minori finalizzato allo sfruttamento sessuale e falsa testimonianza.

La figlia dell'ex controverso editore e deputato britannico Robert Maxwell secondo gli investigatori non solo avrebbe gestito la rete di abusi su minori messa in piedi da Epstein, ma avrebbe anche partecipato ai festini organizzati per soddisfare gli appetiti sessuali del finanziere e dei suoi illustri ospiti.

Se condannata, Ghislaine rischia dunque fino a 35 anni di carcere, con l'inizio del processo fissato per il 12 luglio 2021.

Per gli inquirenti non c'è dubbio: deve restare in prigione

Per gli inquirenti non c'è dubbio: Ghislaine, 58 anni, deve rimanere in prigione. Troppo alto il rischio di fuga. Non solo per l'atteggiamento dimostrato finora, anche nel momento dell'arresto, ma soprattutto in virtù della enorme disponibilità di denaro (si stima circa 20 milioni di dollari depositati in diverse banche) che renderebbe molto facile far perdere di nuovo le tracce.

Senza contare che l'ex anima gemella di Epstein possiede ben tre passaporti, quelli britannico e francese oltre a quello statunitense. E da un Paese come la Francia sarebbe impossibile una estradizione.

Sul piatto una cauzione di 5 milioni di dollari

Nella loro richiesta al giudice, invece, i legali della donna hanno messo sul piatto una cauzione di ben 5 milioni di dollari (di cui 3,5 milioni garantiti dal mega appartamento di Ghislaine a Londra). Maxwell inoltre si sarebbe impegnata a circoscrivere i suoi movimenti nell'area di New York sottoponendosi a un controllo costante tramite Gps.

Dalle carte dei procuratori emerge infine il tipo di vita condotto dalla donna dopo essere sparita. In particolare della sua sicurezza, di cui si occupavano alcuni ex militari britannici assunti dal fratello di Ghislaine come guardie del corpo.

Una di queste, la più fidata, aveva in gestione una carta di credito attraverso la quale veniva fatto ogni acquisto per conto della Maxwell: carta intestata a una delle società della donna e con la quale sarebbe stata acquistata anche la casa di Bradford.

I procuratori hanno poi accertato che la complice di Epstein aveva nel 2008 e 2019 almeno 2 milioni di dollari depositati in una banca inglese e 4 milioni di dollari in una banca svizzera. Finanze definite dall'Fbi "opache".

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