Industria alimentare Il 2021 è stato amaro per i produttori di caramelle

hm, ats

4.4.2022 - 21:01

Il consumatore svizzero mangia sempre più dolciumi importati.
Il consumatore svizzero mangia sempre più dolciumi importati.
Keystone

Anche il 2021 – come già il 2020 – si è rivelato amaro per produttori di caramelle in Svizzera: il giro d'affari generato da bonbon, confetti, gomme da masticare e prodotti affini si è attestato a 279 milioni di franchi, il 13% in meno dell'anno precedente.

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A livello di quantità è stata osservata una flessione ancora maggiore, pari al 20% a 28'1381 tonnellate, informa oggi in un comunicato Biscosuisse, l'organizzazione dell'industria dei biscotti e dei dolciumi.

In Svizzera sono state vendute 5075 tonnellate dei prodotti in esame, con un calo del 10% che ha influito anche sul fatturato (-7% a 66 milioni). Le esportazioni si sono invece assestate a 23'063 tonnellate (-21%), con proventi per 212 milioni (-15%). Il consumo pro capite in Svizzera è rimasto stabile a 3,03 chilogrammi.

Biscosuisse spiega che la contrazione degli affari è da ricondurre in primo luogo alla pandemia. Il settore è comunque anche confrontato con condizioni quadro, dettate dal mondo politico, che preoccupano chi opera nel ramo: l'aumento del prezzo dello zucchero deciso dal parlamento si inserisce infatti in un contesto di già generale rincaro delle materie prime, andando a sfavorire ulteriormente la produzione elvetica.