Votazioni federali Imposizione multinazionali: soddisfatta economia, sconfitta per PS

ats

18.6.2023 - 13:42

Soddisfazione fra i sostenitori della riforma
Soddisfazione fra i sostenitori della riforma
Keystone

Grande soddisfazione da parte del mondo economico e dei fautori della riforma e delusione fra gli sconfitti, PS e AllianceSud.

Keystone-SDA, ats

Sono questi gli stati d'animo di fronte al chiaro «sì» popolare che si sta delineando all'articolo costituzionale sull'imposizione delle multinazionali, come preconizzato dall'OCSE.

Il progetto era sostenuto da Cantoni e Comuni, così come da UDC, Alleanza del Centro, PLR, Evangelici e Verdi liberali, oltre che dal Consiglio federale e dal mondo economico. Economiesuisse ha espresso la propria soddisfazione per il «sì» popolare.

Ciò permetterà al gettito fiscale generato da questa imposta di rimanere in Svizzera, garantendo al contempo la certezza del diritto per le aziende interessate, ha sottolineato l'organizzazione. «In caso di voto negativo, le aziende interessate avrebbero dovuto pagare l'imposta all'estero», ha dichiarato Vincent Simon, di Economiesuisse, a Keystone-ATS.

Grande soddisfazione anche in casa PLR. È positivo che la Svizzera partecipi a questa riforma, ha dichiarato la consigliera nazionale Daniela Schneeberger (PLR/BL). Ora – ha aggiunto – anche il gettito fiscale potrà essere trattenuto in Svizzera. Per mantenere la competitività della Confederazione, secondo Schneeberger i Cantoni dovrebbero reinvestire le entrate supplementari nella promozione della piazza economica elvetica.

Il PS, che assieme all'Unione sindacale svizzera (USS) e all'organizzazione terzomondista AllianceSud, era contrario, ha ammesso, per bocca del consigliere nazionale Fabian Molina (PS/ZH), di aver subito una «chiara sconfitta».

Molina ha rilevato le difficoltà incontrate dal partito per spiegare la propria posizione, chiaramente favorevole all'imposizione minima, ma contrario alla ridistribuzione del gettito fiscale, che considerava a vantaggio delle imprese e dei cantoni ricchi.

Delle difficoltà a spiegare alla popolazione l'argomento ha parlato anche AllianceSud. «Siamo certamente a favore di tasse più alte per le multinazionali», ha ricordato Dominik Gross a Keystone-ATS, «ma questa riforma dell'OCSE non risolve il problema fondamentale, ovvero che le aziende continueranno a non pagare le tasse nei Paesi del Sud dove producono e dove la tassazione sarebbe più svantaggiosa per loro».