Politica Italia: Mattarella scioglie le Camere. Si vota il 25/9

SDA

21.7.2022 - 19:14

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha invitato le forze politiche a dare un "contributo costruttivo nell'interesse superiore dell'Italia".
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha invitato le forze politiche a dare un "contributo costruttivo nell'interesse superiore dell'Italia".
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Il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella ha sciolto il parlamento, e ora si sa anche la data delle elezioni: si voterà il 25 settembre.

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Mettere la parola fine alla legislatura «è sempre l'ultima scelta da compiere», dichiara il presidente della Repubblica, consapevole però che non ci siano più i margini per proseguire l'azione di governo e neanche per cercare altre maggioranze. A rendere evidente tutto ciò, osserva il Colle, è stata «la discussione, il voto e le modalità con cui questo voto è stato espresso ieri al Senato».

L'Italia però non si può fermare: la crisi sociale morde, il Covid torna ad alzare la testa, il Pnrr deve essere attuato. Ed ecco quindi l'auspicio: pur nelle ore di una campagna elettorale – che Mattarella prevede «acuta e dialettica» – le forze politiche sono chiamate a dare un «contributo costruttivo nell'interesse superiore dell'Italia».

A metà pomeriggio, il premier Mario Draghi è salito al Quirinale e ha controfirmato il decreto per lo scioglimento del parlamento. Poco dopo si è riunito il Consiglio dei ministri: il premier e il ministro dell'interno hanno proposto la data delle urne, il 25 settembre appunto. Poi toccherà di nuovo al presidente della Repubblica emanare il provvedimento.

Conti alla mano, vuol dire che i partiti dovranno chiudere le liste per le candidature tra metà e fine agosto. «Sarà #ViminaleBeach», commenta ironico il deputato del Partito democratico Stefano Ceccanti.

Ora quindi i partiti dovranno scegliere alleanze e candidati, poi dovranno mettere a punto i programmi. Il governo guidato da Draghi, in carica per gli affari correnti, invece avrà il compito di mettere in campo alcune risposte necessarie a tamponare la crisi economica e sociale e a rispettare gli impegni con l'Europa nonché quelli internazionali, a partire dal lavoro diplomatico necessario per fronteggiare le conseguenze della guerra in Ucraina.