Vi presento Igorek, il robot da guerra del gruppo Kalashnikov.
La cabina di pilotaggio blindata del robot, altro quattro metri, può accogliere più di un soldato. Gli «arti» della macchina, inoltre, sono stati concepiti per poter afferrare degli oggetti: armi, ovviamente.
Immagine: Keystone
Igorek è ancora solo un prototipo, ma il gruppo Kalashnikov presenterà un modello operativo nel quadro del salone «Army 2020».
Immagine: Keystone
I soldati in esoscheletro esistono solo nei film di Hollywood.
Immagine: Keystone
Per ora, 26.000 armi, create da imprese russe del settore, sono state presentate nel quadro della «Army 2018». Dai fucili d'assalto...
Immagine: Keystone
... ai carri armati.
Immagine: Keystone
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La Russia presenta il suo robot da guerra
Vi presento Igorek, il robot da guerra del gruppo Kalashnikov.
La cabina di pilotaggio blindata del robot, altro quattro metri, può accogliere più di un soldato. Gli «arti» della macchina, inoltre, sono stati concepiti per poter afferrare degli oggetti: armi, ovviamente.
Immagine: Keystone
Igorek è ancora solo un prototipo, ma il gruppo Kalashnikov presenterà un modello operativo nel quadro del salone «Army 2020».
Immagine: Keystone
I soldati in esoscheletro esistono solo nei film di Hollywood.
Immagine: Keystone
Per ora, 26.000 armi, create da imprese russe del settore, sono state presentate nel quadro della «Army 2018». Dai fucili d'assalto...
Immagine: Keystone
... ai carri armati.
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Dei giganteschi robot da guerra capaci di impugnare armi e soldati la cui forza è decuplicata grazie a degli esoscheletri: ciò che sembra uscito dalla sceneggiatura di un film di Hollywood è stato presentato questa settimana nel quadro del salone «Army 2018» di Mosca.
La vera star della fiera delle armi, che è stata aperta il 21 agosto al Patriot Park di Mosca, si chiama Igorek. In sei giorni, circa 1.200 produttori di armi russi hanno presentato al salone «Army 2018» le loro ultime novità: un totale di 26.000 pezzi, dalle armi leggere ai sistemi di difesa anti-missile.
Il robot color oro, che sembra uscire direttamente da un film hollywoodiano, è alto circa quattro metri. Infatti, con le sue lunghe gambe e le potenti estremità prensili, la macchina - che è dotata di una cabina di pilotaggio bilndata che può accogliere numerosi soldati - ricorda vagamente quelle con cui i cattivi nel blockbuster di James Cameron «Avatar» (2009) tentano di sottomettere gli eroi blu del film.
Non è fantascienza
Il suo produttore, il gruppo Kalashnikov, non ha ancora rivelato cosa il proprio robot sarà in grado di fare dopo il suo «varo», previsto per il 2020. Tuttavia, sembra chiaro che questo colosso da 4,5 tonnellate dotato di pinze alle estremità sarà in grado di far funzionare delle armi. «Secondo noi, ci sarà una richiesta di sistemi automatizzati umanoidi e mobili», ha spiegato Vladimir Dmitriev, potravoce dell'impresa.
Previsioni che coincidono con le dichiarazioni del ministro della Difesa russo Sergey Shoygu, rese nella scorsa primavera. Quando gli venne chiesto di esprimersi sulla possibilità che, in futuro, ai militari possa essere chiesto soprattutto di manovrare macchine da guerra a distanza, ecco come ha risposto al giornale britannico «Express»: «Perché in futuro? Noi utilizziamo già oggi sistemi di questo tipo, e lo facciamo con convinzione».
La casa del futuro? Bencenuti all'hotel dei robot a Tokyo!
L'alloggio del futuro? Benvenuto all'hotel dei robot a Tokyo!
«Don't touch the robots»: se in questo hotel di Tokyo, si possono tranquillamente toccare gli schermi dotati di tecnologia touch, è invece vietato toccare gli «impiegati» della reception.
Immagine: Dukas/Rodrigo Reyes Marin/AFLO
Non tutti i robot dell'hotel Henn-na, situato nel quartiere di Asakusabashi, sono umanoidi.
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L'albergo, che dispone di 145 camere su dodici piani, è gestito dall'agenzia di viaggi giapponese H.I.S.
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Nella sala da pranzo si può ammirare una foto del Taj Mahal, in India.
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I robot posti alla reception sono programmati per accogliere i clienti in inglese, cinese, coreano o giapponese.
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Il nome della catena di alberghi Henn-na significa «raro».
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Saranno artificiali anche i pesci che nuotano in questo acquario?
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Certamente!
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Coloro che non hanno fiducia negli automatismi farebbero bene ad alloggiare altrove.
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Un dispositivo per riporre gli abiti…
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... comandato tramite un display elettronico.
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Nel corso dei prossimi cinque anni, H.I.S. aprirà altri 100 hotel Henn-na.
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Altre filiali saranno aperte a Taiwan e in Cina.
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Tutti gli apparecchi possibile e immaginabile possono essere controllati tramite una app per Smartphone,…
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… che permette anche di consultare le previsioni meteorologiche.
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Una stanza da bagno all'interno della tecnologica catena alberghiera Henn-na.
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Asakusabashi, il quartiere in cui è situato l'albergo di dodici piani, si trova nella circoscrizione di Taitō, a est di Tokyo.
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La nuova filiale di Tokyo è stata inaugurata il 13 luglio 2018.
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Vladimir Putin, dal Kgb al Cremlino l'ascesa dello «zar» di Mosca
Vladimir Putin, dal Kgb al Cremlino l'ascesa dello «zar» di Mosca
Il 18 marzo 2018, Vladimir Putin è stato rieletto alla guida della Russia. Sarà presidente per altri sei anni, fino al 2024. Quando avrà terminato il proprio mandato, avrà trascorso un quarto di secolo al potere.
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Il suo primo incarico governativo al Cremlino risale infatti al 1999, quando divenne primo ministro. Il 23 marzo del 2000 fu eletto presidente per la prima volta.
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La legge russa, tuttavia, non permette alla stessa persona di candidarsi a più di due mandati consecutivi alla testa della nazione euro-asiatica. Per questo, nel 2008 Putin dovette lasciare la poltrona ad un uomo fidato, Dmitri Medvedev. Nel frattempo, però, quest'ultimo lo nominò primo ministro. Giusto il tempo di arrivare al 2012, quando lo «zar» russo si ricandidò e fu nuovamente eletto presidente.
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Vladimir Putin è nato il 7 ottobre 1952 a San Pietroburgo, all'epoca Leningrado. I genitori, Spiridonovitch Putin e Maria Ivanovna Putina, avevano origini modeste: il padre era stato militare dell'Armata Rossa durante la Seconda guerra mondiale. Poi, assieme alla madre, era stato assunto presso la fabbrica ferroviaria della città.
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La carriera di Putin non comincia però nella politica. A soli 16 anni tenta per la prima volta di farsi assumere dal Kgb, i servizi segreti dell'Unione Sovietica. Non ci riusce subito, ma alla fine entra nel controspionaggio. Per anni è inviato in Germania dell'Est, dove rimane fino al crollo del Muro di Berlino.
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Torna nella sua città Natale, all'epoca Leningrado (oggi San Pietroburgo), nel 1990, con il grado di tenente-colonnello. È a questo punto che Putin decide il suo salto in politica, a fianco dell'allora sindaco Anatoli Sobchak, di cui diventa assistente.
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Successivamete, nel 1996, entra per la prima volta al Cremlino. Non dalla porta principale ma come semplice collaboratore.
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Tuttavia, la carriera all'ombra dell'allora presidente Boris Eltsin è folgorante: già nel 1998 viene nominato direttore dell'FSB, i nuovi servizi segreti della Russia post-sovietica.
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L'ultima campagna elettorale per Putin è stata un successo. È stato eletto con il 76% dei voti e con un'affluenza alle urne di oltre il 67%.
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Il secondo classificato, Pavel Grudinin, presentatosi con il Partito comunista, è risultato anni luce indietro, con l'11% circa dei voti.
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In questa foto è con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, con il quale sin dall'inizio non è corso buon sangue. I due leader sono distanti soprattutto sulla questione della Siria, con Putin al fianco del presidente Bashar al-Assad e Trump, invece, decisamente avverso al potere di Damasco.
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Putin è ritratto qui con il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan. All'inizio di aprile, è stato organizzato un incontro trilaterale, che ha compreso anche l'Iran. Al centro delle discussioni ancora una volta il conflitto siriano.
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