UcrainaMariupol nella morsa. «Il Donbass non si cede»
SDA
17.4.2022 - 18:47
Le sirene d'allarme hanno risuonato questa mattina in tutte le città ucraine e Mariupol è sempre più nella morsa dell'esercito russo, che ha avvisato i soldati accerchiati nell'acciaieria Azovstal: «sarete tutti eliminati».
17.04.2022, 18:47
17.04.2022, 18:48
SDA
«Al gruppo di forze ucraine, accerchiato e bloccato – ha detto il portavoce del ministero della Difesa Igor Konashenkov – è stato offerto di deporre volontariamente le armi e di arrendersi per salvare le loro vite, ma Kiev ha proibito al reggimento Azov di negoziare la resa».
La città di Mariupol non è «ancora caduta» perché i soldati che la difendono «combatteranno fino alla fine», dice il premier ucraino, Denys Smihal in un'intervista all'ABC.
Il presidente Zelensky a sua volta fa sapere che il Donbass non sarà ceduto alla Russia. È troppo importante. «Ma servono più armi adesso non tra mesi» perché «non si può combattere la Russia solo con il carattere» ha detto rivolto agli Stati Uniti. Zelensky lancia appelli, perché si vada in Ucraina – l'invito è a Emmanuel Macron – a toccare con mano che «non si combatte una guerra ma si assiste a un genocidio».
Proseguono intanto gli attacchi russi in quasi tutte le regioni. Le sirene d'allarme hanno risuonato questa mattina in tutte le città ucraine.
A Kiev è stato colpito il sobborgo di Brovary che rischia l'interruzione di luce e acqua. Cinque bambini ucraini sono rimasti uccisi da mine e trappole lasciate dai soldati russi nella città di Trostianets, nella regione di Sumy, a Nord-Est del Paese. Nel villaggio di Gavrylivka, nella regione meridionale di Kherson, i russi hanno sparato su un gruppo di adolescenti che stavano andando a comprare il pane, uno è rimasto ucciso.
L'esercito di Mosca ha bombardato ancora il centro di Kharkiv, cinque i morti. La città è stata bombardata 23 volte nelle ultime 24 ore ed i russi svaligiano le case abbandonate dai civili in fuga, secondo una denuncia della comunità di Borova. Il sindaco di Kyrylivka, nella regione di Zaporizhzhia, Ivan Malieiev, è stato rapito dai soldati russi. Rapito a un posto di blocco anche il figlio 16enne del governatore della regione.
A Borodyanka, vicino a Kiev, i corpi di 41 persone sono stati estratti da sotto le macerie, e nell'intera regione dopo la ritirata dei russi sono stati trovati più di mille cadaveri: «Si tratta di civili uccisi, la maggior parte con armi di piccola taglia», ha detto il capo della polizia locale, Andriy Nebytov. Tra le vittime «ci sono bambini, anche piccoli, e adolescenti». Nella regione di Kiev, dopo la ritirata dei russi, si aggrava il bilancio dei civili uccisi, con oltre mille corpi ritrovati.
Resta alto l'allarme per la possibilità dell'uso di armi chimiche. Secondo fonti ucraine le autorità locali hanno trovato i resti di armi con «Sarin e altre sostanze velenose» nel villaggio di Bilka, che era stato occupato dai russi. Intanto le prime armi dell'ultimo pacchetto da 800 milioni di dollari di aiuti militari forniti dagli Stati Uniti a Kiev «sono iniziate ad arrivare» in Ucraina, secondo quanto ha riferito un funzionario della Casa Bianca.
Ancora una volta è il Papa a fare un appello perché si ponga fine alla guerra «crudele e insensata in cui è stata trascinata» l'Ucraina. Perché «sorga presto una nuova alba di speranza! Si scelga la pace. Si smetta di mostrare i muscoli mentre la gente soffre».
Mosca intanto è preoccupata per le «esercitazioni militari su larga scala dell'alleanza nel nord della Norvegia», che aumentano il rischio di «incidenti non intenzionali» nell'Artico. L'intelligence della Gran Bretagna ha evidenziato che Mosca continua a redistribuire equipaggiamenti da combattimento e di supporto dalla Bielorussia verso l'Ucraina orientale.
Il bilancio delle vittime si aggiornano di ora in ora. L'esercito di Kiev riferisce di avere ucciso almeno 20.300 soldati russi dall'inizio dell'invasione. Dopo 53 giorni di conflitto si registrano anche 165 aerei da caccia abbattuti, oltre a 146 elicotteri e 148 droni. Affermano poi di aver distrutto 773 carri armati russi, 376 pezzi di artiglieria, 2.002 veicoli blindati per il trasporto del personale, quattro sistemi di missili balistici a corto raggio, 127 sistemi di lanciamissili e otto navi. Fra le vittime degli scontri, riporta la CNN, c'è un altro generale russo: il maggiore generale Vladimir Frolov, vice comandante dell'ottava Armata. Le forze russe affermano da parte loro di avere eliminato un totale di 1.035 mercenari stranieri in ucraina dall'inizio della guerra.
L'Europa intanto mette a punto il sesto pacchetto di sanzioni contro Mosca che prenderà di mira il petrolio e le banche.
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