Tensioni Putin, la Russia ovviamente non vuole la guerra

SDA

15.2.2022 - 15:47

Il presidente russo Vladimir Putin parla al cancelliere tedesco Olaf Scholz durante il colloquio al Cremlino
Il presidente russo Vladimir Putin parla al cancelliere tedesco Olaf Scholz durante il colloquio al Cremlino
Keystone

Dopo che le capitali occidentali hanno accusato Mosca di ammassare truppe vicino all'Ucraina con piani di invasione, il presidente russo Vladimir Putin ha assicurato che la Russia non vuole la guerra.

«La vogliamo o no? Certo che no. Questo è esattamente il motivo per cui abbiamo avanzato proposte per un processo negoziale», ha detto Putin nella conferenza stampa dopo i colloqui con il cancelliere tedesco Olaf Scholz a Mosca.

«Non accetteremo mai l'allargamento della Nato fino ai nostri confini, è una minaccia che noi percepiamo chiaramente», ha ribadito. «Le risposte dell'Alleanza sulla sicurezza» finora «non soddisfano le nostre richieste» ma ci sono dei «ragionamenti» che possono essere portati avanti, ha aggiunto.

Dopo un colloquio di oltre tre ore tra i due leader al Cremlino, il presidente russo ha detto di avere visto nell'atteggiamento del cancelliere tedesco la volontà di lavorare per «un'ulteriore cooperazione benefica e pragmatica» fra Russia e Germania. Le riposte di Usa e Nato alle richieste di sicurezza, ha aggiunto il capo del Cremlino, contengono «elementi» su cui la Russia «è pronta a lavorare».

La sicurezza dell'Europa «non può essere costruita contro la Russia ma in cooperazione con la Russia». Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz nella conferenza stampa congiunta seguita al colloquio con il presidente russo Vladimir Putin al Cremlino.

Siamo preoccupati che ci siano tante truppe presenti al confine» con l'Ucraina, «è importante che non ci siano guerre. Dobbiamo trovare una soluzione pacifica affrontando tutti i temi di sicurezza e portare avanti un processo di dialogo nella reciprocità», ha sottolineato Scholz, rilevando che l'annuncio dell'inizio del ritiro delle truppe russe è «un buon segnale» e che gli sforzi diplomatici «non sono ancora terminati».

«Abbiamo già visto una guerra della Nato contro un Paese europeo, la Jugoslavia, senza alcuna risoluzione dell'Onu», ha ricordato da parte sua Putin.