ANCONA, 01 DIC – Un docufilm racconta come è nato e come si è sviluppato il patto di corresponsabilità fra gestori di locali e minori che li frequentano, dopo la tragedia della Lanterna Azzurra di Corinaldo (Ancona). La sera dell'8 dicembre 2018 una mamma e cinque minorenni rimangono vittime della calca creata da un gesto assurdo, lo spruzzo di una bomboletta di spray urticante, mentre la folla attende l'inizio di un concerto nel locale. Comincia così la storia di rinascita e riflessione di un gruppo di adolescenti presenti quella sera, in cui Eleonora Girolimini, Asia Nasoni, Emma Fabini, Daniele Pongetti, Benedetta Vitali e Mattia Orlandi persero la vita. Iniziative capaci di contagiare altri giovani: partendo dall'assunto «da un concerto si esce senza voce, non senza vita», è arrivato il «Manifesto del divertimento in sicurezza», con la collaborazione di OneDay e ScuolaZoo, filo conduttore della testimonianza video.
Dopo lo spruzzo di spray urticante il panico si creò nella discoteca, una delle porte di sicurezza era bloccata e l'unica via d'uscita era un ponticello a cui cedettero i supporti laterali facendo precipitare le prime persone uscite nel fossato sottostante a causa della pressione del resto della gente: il bilancio sei vittime, circa 149 feriti e un locale fuori norma. Il docufilm «Parlare nel silenzio, nascita di un manifesto», è stato voluto da Cogeu, comitato di genitori costituito a Senigallia dopo la tragedia ed evoluto in Associazione aperta ai ragazzi, giovani e adulti collaborano per un divertimento più sicuro affinché un fatto simile non accada mai più.
A raccontarsi sono i ragazzi: ambientato nella discoteca MamaMia di Senigallia e diretto dal regista Tommaso Luzi, lo short film sarà diffuso l'8 dicembre, a due anni esatti da quel terribile giorno. Attraverso le voci e le interviste ai ragazzi, i veri protagonisti di questa storia, si racconta che cosa è stato fatto da allora: oltre al ricordo di chi non c'è più, l'atteggiamento positivo e costruttivo delle persone coinvolte che da un'esperienza dolorosa hanno saputo trarre l'opportunità di realizzare una serie di progetti utili alla loro generazione.
Tornare alla home page